28 e 29 ottobre appuntamenti con Irpinia madre contemporanea. La polifonia di Carlo Gesualdo nella reinvenzione di Marco Berrini e La Narrativa e il Vino nella terra irpina

28 e 29 ottobre appuntamenti con Irpinia madre contemporanea. La polifonia di Carlo Gesualdo nella reinvenzione di Marco Berrini e La Narrativa e il Vino nella terra irpina

Il terzo evento del festival si sdoppia per far luce sul vino, settore centrale e prestigioso per l’economia del territorio. L’appuntamento è venerdì 28 ottobre alla Camera di Commercio di Avellino alle ore 17.30.

Nella prima parte dell’incontro protagonista è Gaetano Cappelli, filosofo e scrittore, che presenta il suo ultimo libro Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo, una storia che si svolge all’interno di una tenuta vinicola con un romanziere, Guido Galliano, ingaggiato dal barone e agronomo Ferdinando Canosa perché aiuti la volitiva moglie Finizia a finire il romanzo cui invano lavora da mesi.

Il vino è un tema caro a Cappelli, autore anche di Storia controversa dell’inarrestabile fortuna dell’aglianico, libro di straordinario successo e di cui lo scrittore tornerà a discutere per l’occasione: trama avventurosa e intrigante, esilarante gioco d’incastro tra presente e passato, in cui il vino aglianico diventa il simbolo di una ricercata felicità.

Aglianico e non solo in Irpinia. La seconda parte dell’incontro ha per protagonisti i principali produttori vitivinicoli irpini, che si affermano sempre di più nelle vette delle classifiche di settore, e soprattutto tre vini d’eccezione: Il Taurasi (a base aglianico), il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino, che corrispondono a tre aree produttive e ad altrettante Dop-Docg. L’area vitivinicola dell’Irpinia è la più importante della Campania per numero di cantine operative, oltre 150, ovvero poco meno della metà del totale regionale. L’incontro e dibattito con i produttori, moderato dal giornalista e gastronomo Luciano Pignataro, è l’occasione per avviare un’adeguata riflessione sulle preziose risorse enologiche della terra irpina.

Il 28 ottobre, tra l’altro, è il giorno di uscita delle principali guide del vino italiane, che anche per il 2017 sono concordi nel premiare l’Irpinia con le sue tre denominazioni di punta, che si confermano tra le eccellenze italiane del vino.

Obiettivo di “Irpinia Madre Contemporanea” nella valorizzazione dei beni materiali e immateriali del territorio è anche quello di essere bandiera di questa straordinaria presenza produttiva, creatrice di indotto, orgoglio in campo economico e culturale con le sue realtà conclamate e ancora moltissime potenzialità da esprimere.

Il Festival proseguirà fino al 28 gennaio 2017 in diversi comuni dell’Irpinia con altri prestigiosi ospiti: Marco Berrini, Nunzio Di Stefano, Lina Sastri, Marcello Sorgi, Mauro Felicori, Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti, Peppe Barra.  

Il quarto appuntamento della kermesse “Irpinia Madre Contemporanea” riprende il percorso musicale della polifonia gesualdiana, inaugurato con successo lo scorso anno nella prima edizione del Festival. Sabato ottobre alle 20.30, nella Chiesa SS. Rosario di Gesualdo, l’illustre Maestro Marco Berrini dirige il Vocalia Consort in La polifonia di Carlo Gesualdo. L’evento concertistico coincide con il 450° anno della nascita di Carlo Gesualdo, celeberrimo Principe madrigalista vissuto in Irpinia a cavallo dei secoli XVI-XVII, famoso in tutto il mondo come uno degli artisti più visionari della storia. 

Si apre all’insegna dell’internazionalità il primo incontro musicale del calendario, incentrato sulle composizioni di Carlo Gesualdo, forte attrattore sul piano europeo. Lungi dall’essere solo una specializzazione, la musica gesualdiana “apre” i suoi fruitori a stili e culture differenti. La polifonia vocale del Principe madrigalista si è imposta all’attenzione mediatica calamitando l’interesse della cultura contemporanea (dalla poesia al romanzo, dal cinema al teatro, dall’arte al jazz). Non a caso la musica oggi vi trova oggi ispirazioni e soluzioni idonee al linguaggio artistico odierno.

In questo contesto Marco Berrini, tra i massimi esperti della polifonia    internazionale, è diventato punto di riferimento essenziale per l’insegnamento e l’esecuzione della musica antica in rapporto ai nostri tempi. La sua “reinvenzione” di Gesualdo, tra produzione sacra e madrigalista, è stata riconosciuta come utile stimolo a una programmazione europea di opere culturali innovative, aiutando la formazione di artisti emergenti e di artisti già affermati.

Il Festival proseguirà fino al 28 gennaio 2017 in diversi comuni dell’Irpinia con altri grandi ospiti: Nunzio Di Stefano, Lina Sastri, Marcello Sorgi, Mauro Felicori, Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti, Peppe Barra.