Alimentazione & Salute. “A NATALE PUOI… MA SENZA ESAGERARE”

Alimentazione & Salute. “A NATALE PUOI… MA SENZA ESAGERARE”

Alimentazione & Salute. “A NATALE PUOI… MA SENZA ESAGERARE”

a cura del dott. Stefano Safuri

“Tra qualche giorno è Natale. Come e cosa facciamo?”

Il momento della grande “abbuffata” sta arrivando; manca meno di una settimana e poi sulle nostre tavole si scatenerà l’inferno. Il menù sia per il cenone della Vigilia che per il pranzo di Natale è ben definito: nel primo caso domina il pesce (spaghetti con le vongole, baccalà e capitone fritto, insalata di rinforzo e broccoli al limone); nel secondo le verdure e la carne (tortellini in brodo o lasagna al forno, minestra maritata, agnello al forno con patate e piselli). Entrambi i menù sono puntellati da scioccéle (cioè frutta secca): noci, mandorle, nocciole, fichi, datteri e completati dai classici irrinunciabili dolci natalizi come gli Struffoli, i Roccocò, i Mustaccioli, i Susamielli e una bella fetta di Panettone. Tutti coloro che stanno seguendo un programma alimentare personalizzato e che, magari a loro detta, si stanno massacrando in palestra da mesi e mesi, fremono all’idea di potersi godere questo momento tanto atteso e di mettere sotto i denti qualcosa di diverso dai soliti “noiosi” alimenti che in fin dei conti hanno solo il “limitativo” scopo di migliorare la nostra salute. Non c’è scampo: le ricette di Natale non possono essere light; In nessuna cultura culinaria, in nessuna tradizione regionale, in nessuna realtà eno-gastronomica è presente un piatto che sia allo stesso tempo natalizio e dietetico. I sensi di colpa nascono dopo, quando si rammenta che la salute non può andare in vacanza (in tal caso non parlo solo di peso corporeo ma specialmente di valori di pressione arteriosa ed esami ematochimici come ad esempio trigliceridi, colesterolo, glicemia) né alla vigilia di Natale, né il 25 dicembre, né a Capodanno, né all’Epifania. Il Natale inteso come momento di aggregazione familiare è unico nel suo genere ed è giusto che ognuno se lo goda fino in fondo. Tuttavia, questo non vuol dire che lo si debba trasformare obbligatoriamente in momento di abbuffata familiare. Sarebbe il caso di impegnarsi con uno stile di vita salutare (corretto mix di sport e regime alimentare) sin al 23 dicembre e riprendersi immediatamente il 26 dicembre per poi sfruttare le varie tregue prima di Capodanno ed Epifania. Non voglio dare specifici consigli su quali alimenti e come assumerli durante i giorni di festa, ogni famiglia ha le sue rispettabili tradizioni ma vi consiglio di non esagerare e di festeggiare un sereno Natale all’insegna della sana alimentazione.

Tanti Auguri, Stefano Scafuri