CALCIO SERIE B, 26a GIORNATA. Illude Asencio in laguna, le palle inattive e l’atteggiamento rinunciatario puniscono i lupi. Venezia – Avellino 3-1.

CALCIO SERIE B, 26a GIORNATA. Illude Asencio in laguna, le palle inattive e latteggiamento rinunciatario puniscono i lupi. Venezia   Avellino 3 1.

Venezia (3-5-2) Audero, Andelkovic, Modolo, Domizzi; Frey, Falzerano, Stulac, Pinato (39′ st Suciu), Garafalo; Litteri (43′ st Zigoni), Geijo. A disp.: Vicario, Gori, Bruscagin, Bentivoglio, Soligo,  Fabiano, Firenze,  Cernuto, Zampano, Del Grosso. All. Inzaghi.

Avellino (3-5-1-1) Lezzerini; Migliorini, Morero (39′ st Falasco), Ngawa; Laverone, Molina, De Risio, Di Tacchio (1′ st D’Angelo), Rizzato (9′ st Gavazzi); Asencio, Ardemagni. A disp.: Radu, Pecorini, Marchizza, Kresic, Vajushi,  Evangelista, Wilmots. All. Novellino.

Arbitro: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Tardino di Milano e Sechi di Sassari. Quarto uomo: Zanonato di Vicenza.

Note: Espulso al 36′ st Inzaghi. Ammonito: Domizzi. Recupero: 0′ pt, 3′ st.  Angoli: 12-2.

Reti: 35′ pt Litteri (V), 28′ st Asencio (A), 34′ st Domizzi (V), 48′ st Zigoni (VCALCIO SERIE B, 26a GIORNATA. Illude Asencio in laguna, le palle inattive e latteggiamento rinunciatario puniscono i lupi. Venezia   Avellino 3 1.).

di Lucio Ianniciello

Non basta il sussulto di Raul Asencio, i lupi cadono a Venezia e devono ben guardarsi da quello che succede nella zona rossa. Primo tempo tutto del Venezia, irpini passivi e col solo pensiero di limitare i danni. Nella ripresa i subentrati D’Angelo e Gavazzi, unitamente al cambio di modulo, producevano la bella giocata per lo sfondamento centrale dello spagnolo. Mancava un quarto d’ora e si iniziava a pensare ad un prezioso, non meritato pareggio. E invece colpisce ancora la legge della palla inattiva, tallone d’Achille di questo Avellino. Si spengono gli entusiasmi e i lupi ritornano a casa  con le pive nel sacco.

L’Avellino si presenta in laguna con il 3-5-1-1, stesso schema del match contro il Cesena. Come previsto, in porta c’è Lezzerini, Radu in panca per un acciacco. In difesa la spunta Migliorini su Kresic, rientra Ngawa. Molina ancora da mezzala, De Risio vince il ballottaggio con D’Angelo, quest’ultimo rientrante da una squalifica. Asencio agisce alle spalle di Ardemagni. Per Inzaghi il 3-5-2 è un punto fermo, esperienza nelle retrovie, l’acquisto di gennaio Frey e Garofalo sulle fasce, Litteri e Geijo in attacco. Tra le riserve l’ex Zigoni. Al 2′ i locali sono già pericolosissimi, Falzerano sfonda e imbecca in mezzo all’area Geijo, tiro di prima intenzione ma è provvidenziale Migliorini ad opporsi in scivolata. Solo un giro di lancette e l’Avellino pasticcia in difesa, Pinato in ottima posizione conclude alto. Al 5′ ancora Venezia, cross di Garofalo e di testa in tuffo ci va Geijo, gran parata di Lezzerini. L’approccio dei lupi non è buono, i locali sono molto più pimpanti e tessono buone trame. L’Avellino cerca di riordinare le idee ma deve difendersi e subire il possesso avversario, gli arancioneroverdi però non sono così pericolosi come all’inizio. Al 21′ anche la difesa veneziana sbaglia, gli uomini di Novellino, che sembrano aver preso un pò le misure, non ne approfittano. Si fa sentire il sostegno dei 400 irpini giunti fino al “Penzo”. Scarseggiano le occasioni quando si è giunti al 30′, il Venezia continua a tenere il pallino. L’Avellino si arrocca contenendo discretamente ma non riesce a trovare le ripartenze giuste. La doccia fredda  arriva al 35′, corner di Stulac e incornata di Litteri che infila un incolpevole Lezzerini. La strada per i lupi si fa in salita. Al 38′ i lagunari vanno vicinissimi al raddoppio, altra zuccata di Litteri, Lezzerini salva miracolosamente con un colpo di reni, poi Pinato non riesce nel tap in. Gli uomini di Novellino dormono nelle retrovie, da calcio d’angolo ancora Pinato e’ solo, tra una selva di gambe non trova il tempo giusto per la battuta a rete. Finisce il primo tempo, Avellino sotto di un gol e mai in partita.

Si riprende, Novellino ricorre a D’Angelo per un Di Tacchio frastornato. Nemmeno un minuto di gioco e Lezzerini deve smanacciare. All’8′ c’è il primo calcio d’angolo per i lupi, per nulla sfruttato. Novellino tenta la carta Gavazzi e cambia modulo, 4-3-1-2, l’ex Ternana tra le linee per sostenere le punte, Ngawa terzino sinistro. La pressione del Venezia è notevole, l’Avellino trova difficoltà nello sviluppo dell’azione. Al 18′ con caparbietà Asencio sradica la sfera a Modolo e serve Ardemagni, girata deviata che non crea problemi ai padroni di casa. Primo timido squillo biancoverde. Dall’altra parte si spinge avanti Domizzi, il suo tiro va in corner. Al 24′ ci prova Stulac dalla media distanza, Lezzerini blocca comodamente la sfera. Il gioco stagna a centrocampo, un cross di Frey imbecca Pinato, il suo colpo di testa fa il solletico. Al 28′ giunge il pareggio dell’Avellino, D’Angelo per Gavazzi, tocco delizioso per Asencio che penetra nella difesa veneziana e batte Audero. Bravo lo spagnolo, i cambi di Novellino hanno portato i loro frutti. I lagunari non ci stanno, staffilata di Garofalo, si distende Lezzerini e sventa. Si distrae la difesa irpina dopo un giro di lancette, Litteri di testa manda alto. Ora fioccano le occasioni, al 33′ tentativo di Asencio a lato. Purtroppo le topiche da palla inattiva condannano ancora i lupi, Stulac va a a battere il corner, Andelkovic allunga sulla traversa e Domizzi con il tap in batte Lezzerini che era stato scavalcato dalla traiettoria stranissima proveniente dalla bandierina. Novellino fa l’ultimo cambio, Falasco per Morero, Ngawa si sposta al centro. Inzaghi, espulso dopo il vantaggio lagunare per un battibecco con un tifoso, cerca di guadagnare tempo con le sostituzioni. I minuti di recupero sono 3 e all’ultima azione giunge pure il 3-1, Zigoni gira in rete in beata solitudine.