Camposano: truffa coppia di anziani fingendosi intermediario di gioielliera. Carabinieri lo identificano grazie alle telecamere di un supermercato. Arrestato 50enne

Camposano: truffa coppia di anziani fingendosi intermediario di gioielliera. Carabinieri lo identificano grazie alle telecamere di un supermercato. Arrestato 50enne

Individua le sue vittime nel parcheggio di un supermercato di Camposano: sono una coppia di anziani di Cimitile, lui di 78, lei di 76 anni e stanno caricando la spesa in macchina.
Il 50enne Salvatore D’Angelo, di Qualiano, già noto alle ffoo, li avvicina e si presenta come l’intermediario di una gioielliera a cui il loro figlio aveva portato dei bracciali in riparazione.
Porge loro un telefono cellulare e li fa parlare con una voce femminile; la donna dall’altro capo del telefono finge di essere l’artigiana che si era occupata della riparazione e spiega di dover partire per l’estero, per cui necessita il pagamento anticipato del lavoro.
Il 50enne riprende in mano il telefono e dice di essere lui il delegato a ritirare il denaro. Dovrebbero pagare 150 euro, ma i 2 nonnini hanno appena fatto la spesa, dunque ne hanno solo poco più di 80: il truffatore dice che può andare bene lo stesso e in cambio dà loro 3 braccialetti spacciati per i gioielli del figlio, che però sono solo bigiotteria.
Si mette in tasca 85 euro e con disinvoltura sale in una Citroen grigia per poi allontanarsi.
La coppia crede a quella storia, ma di ritorno a casa si trova a parlare con il figlio e viene fuori così che era tutta una sceneggiata. I 2 anziani capiscono che non resta che denunciare la spiacevole vicenda ai Carabinieri di Cimitile.
Le indagini partono subito. Vengono passati al setaccio i video del sistema di sorveglianza del supermercato in cui le vittime erano state avvicinate e si incrociano dati, descrizioni, foto segnaletiche e numeri di targa.
I militari arrivano in questo modo a identificare Salvatore D’Angelo e le vittime lo riconoscono senza dubbio: è lui ad averli truffati.
Alla luce dei risultati delle indagini dei Carabinieri, condivisi anche dall’Autorità giudiziaria di Nola, il G.I.P. emette un’ordinanza di custodia cautelare a cui i militari danno esecuzione, traducendo il truffatore ai domiciliari.