CASALE MONFERRATO SI IMPONE, SCAFATI RESTA ULTIMO IN CLASSIFICA

CASALE MONFERRATO SI IMPONE, SCAFATI RESTA ULTIMO IN CLASSIFICA

La sfida tra le ultime due formazioni in classifica nel girone ovest del campionato di serie A2 è andata alla Novipiù Casale Monferrato, vincitrice per 63-61 ai danni della Givova Scafati. L’undicesimo turno del secondo torneo nazionale è coinciso così con la sesta sconfitta consecutiva per la società dell’Agro, che resta da sola, con quattro punti, in fondo alla classifica. L’assenza del playmaker Naimy (infortunato) ha pesato enormemente nell’economia di un incontro, nel quale gli ospiti hanno dilapidato un vantaggio di undici punti a 5’ dal suono della sirena finale e gettato alle ortiche una sfida che, ad un certo punto, sembrava essersi messa per il verso giusto. Qualche leggerezza di troppo nelle battute conclusive e poca lucidità hanno condannato alla sconfitta i gialloblù, ai quali resta la consapevolezza di avere però tutte le carte in regola per uscire da questa situazione di empasse, che la vede soccombente nelle ultime sei partite ufficiali e per nove volte in undici giornate di campionato fin qui disputate. I lunghi della Novipiù (Tolbert e Martinoni) iniziano la sfida di gran carriera (6-0 al 4’), mentre la Givova arranca e si affida a Crow e Fantoni per muovere il tabellone (8-5 al 6’). Troppi secondi tiri concessi all’avversario e diversi errori in fase offensiva condizionano il gioco dei gialloblù, che, così facendo, spianano la strada a Martinoni e Severini (13-5 al 7’). Neppure il cambio dei due lunghi (dentro Ammannato e Johnson per Baldassarre e Fantoni) e del playmaker (Panzini per Crow) effettuato da coach Perdichizzi sortisce un effetto positivo, perché i rossoblù riescono ugualmente a raggiungere la doppia cifra di vantaggio (15-5 al 8’) e, sfruttando il gioco in transizione, a chiudere avanti 18-8 la prima frazione. Lo statunitense Johnson prova a spronare i suoi con tre canestri di fila (20-14 al 13’) e alzando i gomiti a rimbalzo, ma non riesce a trovare manforte nei suoi compagni, tant’è che Blizzard, Tolbert e Severini, sul fronte opposto, riescono addirittura ad ampliare il margine di vantaggio (29-16 al 16’). Dopo qualche minuto di gioco caratterizzato da numerosi errori in fase conclusiva sia da una parte che dall’altra, è Santiangeli a fare la voce grossa e a dare respiro ai suoi (29-22 al 18’) , che vanno al riposo sotto 33-27. L’asse Tomassini – Tolbert funziona bene e i rossoblù riescono a controllare l’incontro nei primi minuti di gioco della ripresa (37-29 al 22’), prima di subire l’assalto ospite, targato Crow e Johnson, che portano Scafati al minimo svantaggio (37-34 al 23’). Un fallo tecnico fischiato a quest’ultimo permette ai padroni di casa di conservare una certa distanza (40-34 al 24’), ma per la Givova è un buon momento, difende forte e gioca con determinazione, riaprendo la sfida (bene Fantoni e Fischer) e riportando il punteggio in parità (40-40 al 26’). La ritrovata fiducia ed il rinnovato entusiasmo valgono il primo vantaggio della sfida, che porta la firma di Santiangeli (45-48 al 29’). Grazie ad un successivo centro di Johnson, i viaggianti riescono poi a chiudere avanti 46-50 la terza frazione. La difesa rocciosa e le tre bombe consecutive di Baldassarre e Panzini permettono agli ospiti di iniziare l’ultimo periodo con il massimo vantaggio (48-59 al 35’). Dando fondo a tutte le residue energie, i locali hanno un sussulto d’orgoglio e, con Tolbert, Severini e un inarrestabile Tomassini, piazzano un break di 9-0 che riporta la sfida in perfetta parità (59-59 al 39’). Le ultime azioni e i singoli episodi si rivelano decisivi: ai liberi di Fantoni risponde ancora Tomassini (61-61); una palla persa da Johnson favorisce Natali che, in contropiede, punisce la difesa scafatese e realizza il canestro che vale la vittoria dei piemontesi per 63-61. Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «E’ difficile commentare una partita di questo tipo, soprattutto per quanto accaduto negli ultimi cinque minuti: eravamo riusciti a metterci avanti, ma poi le paure, la mancanza di esperienza e lucidità ci hanno costretto ad una sconfitta rocambolesca, per come avevamo giocato nel secondo tempo, ovvero difendendo, cercando il vantaggio con i nostri lunghi e giocando di squadra. Poi però, negli ultimi minuti, abbiamo deciso di staccare l’interruttore, presi dalla poca esperienza a giocare questo genere di gare, soprattutto tra i piccoli, dove l’assenza del nostro playmaker titolare si è fatta sentire. La squadra ha cercato con determinazione la vittoria, però dobbiamo crescere e, nelle difficoltà, dobbiamo imparare a fare meglio, aspettando il rientro di Naimy e senza perdere fiducia».