Ferrovia dell’Irpinia, D’Amelio: “Grazie alla Regione Campania ritroviamo elemento identitario e occasione di sviluppo. Domani l’inaugurazione della riapertura del tratto da Conza a Lioni

Ferrovia dell’Irpinia, D’Amelio: “Grazie alla Regione Campania ritroviamo elemento identitario e occasione di sviluppo. Domani l’inaugurazione della riapertura del tratto da Conza a Lioni

“Domani sarà per l’Alta Irpinia una giornata carica di emozioni forti. Dopo anni i treni ritorneranno a circolare lungo la Avellino-Rocchetta dalla Puglia fino a Lioni. Come irpina e rappresentante di questo territorio sono orgogliosa del lavoro messo in campo dalla Regione Campania e Fondazione FS in questi due anni di governo regionale, rendendo possibile la riapertura a scopo turistico della tratta ferroviaria”. Così dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio che domani prenderà parte con le altre autorità locali e regionali alle celebrazioni per la Ferrovia dell’Irpinia.

“In particolare, domani inaugureremo il tratto dalla stazione di Conza-Andretta-Cairano a Lioni. Era un impegno che la Regione Campania aveva assunto nel 2016, anche su mia sollecitazione, e ringrazio il presidente Vincenzo De Luca per averlo mantenuto nell’anno del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis – continua la presidente. – Il nostro prossimo obiettivo, per il quale sono già state previste risorse ad hoc, è riattivare tutta la linea fino ad Avellino”.

“Parallelamente, sotto la cabina di regia della Giunta regionale, stiamo lavorando per attrezzare le stazioni e organizzare assieme ai Comuni, che hanno un ruolo determinante a questo punto del percorso, un’offerta di eventi e prodotti che possano fungere da attrattori turistici durante tutto l’anno e non soltanto nella settimana dello Sponz Fest – aggiunte D’Amelio. – Crediamo nella ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio come volano di sviluppo per l’Irpinia e oggi raccogliamo i secondi frutti di una battaglia portata avanti per anni”.

“Infine, con il ritorno del treno a Lioni – conclude la presidente – la comunità si riappropria di un elemento identitario forte: la stazione, una delle poche della tratta a essere nel centro del paese, è stata per oltre un secolo luogo di scambio e crescita economica e sociale, ma anche testimone del rito della partenza degli emigranti, delle lacrime che la accompagnavano e della gioia dei ritorni, seppure momentanei. Ma se ieri attraverso il treno si materializzava il distacco dalla comunità, oggi grazie all’impegno della Regione Campania che ne ha finanziato la riapertura, la ferrovia diventa occasione di sviluppo, di incontro e nuova conoscenza di questi territori per le giovani generazioni”.