INTERNET. Acquisti online, 200.000 italiani a rischio cybercrime nei prossimi 10 giorni

INTERNET. Acquisti online, 200.000 italiani a rischio cybercrime nei prossimi 10 giorni

Sempre più consumatori si stanno abituando a fare shop online su internet con le proprie carte di credito, e soprattutto nei periodi di festività, come sarà anche nel prossimo week-end, spesso gli utenti si dedicano agli acquisti online per trovare viaggi last minute ed altri prodotti che vengono offerti in rete spesso a prezzi inferiori rispetto a quelli normalmente praticati sul mercato.  Se le promozioni online sono sempre più allettanti e a portata di mouse, c’è però il concreto pericolo di cadere vittima di una frode online, trovandosi addebiti per acquisiti mai fatti, o ancor peggio, con il conto corrente svuotato. Che le brutte sorprese online stiano crescendo di pari passo all’economia digitale è un dato di fatto: secondo l’ultimo report diffuso da Norton, lo scorso anno il 56% degli italiani adulti hanno sperimentato sulla loro pelle gli effetti del cybercrime rimettendoci di tasca mediamente 288 euro a testa.

“Fare shopping online è sia pratico che comodo, ma occorre mostrare molta cautela quando si devono fare transazioni in rete, acquistando da siti affidabili e fornendo i dati della propria carta di credito solo a quelli che si avvalgono di sistemi di pagamento sicuri e certificati dagli istituti finanziari – ha detto il presidente di Federprivacy Nicola Bernardi – specialmente nei prossimi giorni, i cybercriminali potranno approfittare del clima di relax dei giorni di pasqua e dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio, con gli utenti che avranno anche più tempo per navigare in internet, lo stato di allerta sarà maggiore, a maggior ragione per le ultime notizie sulla vulnerabilità del codice di crittografia OpenSSL, che ha esposto al rischio milioni di informazioni personali degli utenti. Secondo le stime del nostro osservatorio, saranno infatti circa 200.000 gli italiani che potrebbero potenzialmente rimanere vittima di un crimine informatico nell’arco dei prossimi 10 giorni.”

Data l’attualità dell’argomento, i crimini informatici saranno anche al centro del dibattito del 4° Privacy Day Forum, quando a parlarne sarà il generale Umberto Rapetto, nel corso del workshop promosso da Payleven e Majesty Group “Frodi online: misure di sicurezza per difendersi dai cybercriminali”.

Dovendo affrontare un argomento complesso come quello della sicurezza nelle transazioni online, abbiamo pensato di invitare al nostro workshop uno dei massimi esperti quale è Rapetto, che ha guidato per 11 anni il Nucleo Frodi Telematiche della Guardia di Finanza – ha spiegato Massimo Castelli, Privacy Officer di Majesty Group – per questo siamo sicuri di poter dare un contributo importante agli oltre 500 addetti ai lavori che saranno al Privacy Day Forum, che quest’anno si svolgerà al CNR di Pisa il 9 maggio“.

Per garantire standard di sicurezza elevati nei pagamenti effettuati tramite carte di credito e bancomat anche per i professionisti titolari di partita iva, che dovranno essere conformi alla normativa riguardante l’obbligo sui pagamenti elettronici, abbiamo messo a punto una soluzione alternativa ai POS tradizionali – ha affermato Alberto Adorini, CEO di Payleven Italia – Come leader tecnologici non possiamo prescindere dall’essere leader nella sicurezza. Il nostro dispositivo Chip&PIN rappresenta il massimo in termini di sicurezza.”

Naturalmente, per evitare brutte sorprese nel fare shopping online, oltre ad affidarsi esclusivamente a siti web e professionisti che si avvalgono di sistemi di pagamento elettronici sicuri, è sempre fondamentale adottare buone prassi come l’utilizzo di pc e device dotati di firewall ed antivirus regolarmente aggiornati, evitare di fare acquisti da computer pubblici o usando reti wireless che spesso e volentieri non sono adeguatamente protetti, e verificare, prima di confermare la transazione, che l’indirizzo web nella barra inizi con “https” con sfondo di colore verde con l’evidenza del simbolo del lucchetto, che contrassegna il protocollo di connessione protetta.