La mappa dei comuni dove un’auto su due è senza assicurazione. Il caso limite con sorpresa. La Provincia di Napoli quella con veicoli…

La mappa dei comuni dove un’auto su due è senza assicurazione. Il caso limite con sorpresa. La Provincia di Napoli quella con veicoli...

In quanti sanno che un’auto che circola senza polizza assicurativa è un vero pericolo pubblico? Non è faccenda privata, come molti pensano. Non è l’evasione di un tributo, che pure ha rilevanza pubblica. O una furbata per scappottarsi un costo. E’ una mancanza che colpisce gli altri. Se io procuro un danno, e non sono assicurato, e non ho patrimonio personale per farmi carico di quello che ho provocato, la vittima del mio danno sarà vittima due volte. Per quello che ha subito e perché nessuna la risarcirà mai. Ecco perché l’assicurazione è un obbligo (tutela le vittime) ed ecco perché non averla è un pericolo per gli altri.

Vale le pena di sottolinearlo, alla luce dei dati pubblicato dal Sole 24 Ore, secondo cui in alcune regioni italiane sono senza assicurazione poco meno del 50 % dei veicoli. Una percentuale incredibile, che trasforma le strade di quei luoghi in giostre della fortuna. I numeri sono stati messi in fila incrociando due banche dati: quella della Motorizzazione, dove sono registrati veicoli immatricolati, e quelli dell’Ania, dove sono registrate le polizze assicurative. Mettendo a confronto i due database, emergono dati inquietanti.

Intanto, dall’archivio nazionale dei veicoli, apprendiamo che sono oltre 51 milioni i mezzi circolanti in Italia. Risultano assenti dagli archivi delle assicurazione circa il 13% di essi, vale a dire quasi cinque milioni, uno in più rispetto a quelli dello scorso anno. La provincia con più veicoli non assicurati è Napoli, dove il 25 % del milione e 200mila mezzi esistenti non è assicurato.

Andando a spulciare la classifica dei singoli comuni, emergono casi ancora più drammatici. Ci sono interi comuni dove un veicolo su due non è assicurato. E’ il caso di Qualiano, grosso comune alle porte di Napoli, dove il 46,54% dei veicoli non risulta assicurato. O come Striano, altro comune del Napoletano, vicino Sarno, ai confini con il salernitano, dove risulta non assicurato quasi il 47 % dei veicoli. Cifre alte anche per Castel Volturno, provincia di Caserta, con il 42 % e piccoli centri come Atena Lucana (minuscolo comune tra Basilicata e Campania) e le isole di Lampedusa-Linosa.

Il record italiano, invece, è detenuto da un comune in provincia di Vercelli. Chi l’avrebbe mai detto? Quasi un veicolo su due, a Oldenico, è senza assicurazione. Ma i curatori della statistica hanno rilevato un’anomalia.  Nel comune vivono solo 256 abitanti e ci sarebbero 303 veicoli. Centocinquanta di questi apparterrebbero a un solo proprietario. Probabilmente si tratta di intestazioni fittizie, e per questo alla fine non coperte da polizza. Un caso limite che emerge nella classifica ma non è significativo.

La lettura dei dati richiede, in realtà, più di una precisazione. Intanto, non tutti i veicoli registrati alla Motorizzazione sono effettivamente circolanti. C’è chi lo conserva ma non lo fa circolare, e quindi non lo assicura. C’è chi lo ha bloccato per fermi amministrativi, e quindi non usandolo non lo copre con la polizza. C’è chi fa un uso stagionale dei mezzi e li assicura solo quando effettivamente li usa. I numeri, dunque, non vanno presi alla lettera. Ma, come tutte le statistiche, fotografano una tendenza, che consegna, chiaro e tondo, due dati: sono troppi i veicoli non assicurati che girano in Italia, sono troppo soprattutto quelli che girano al Sud.

Si possono cercare le ragioni: la crisi economica, la difficoltà delle famiglie, la disoccupazione. O anche il caro- assicurazioni, che colpisce soprattutto le grandi città e – forse non a caso – proprio quelle come Napoli dove girano più mezzi senza copertura. Ma su tutto, rimane il discorso sulla responsabilità. La polizza serve soprattutto agli altri. Chi non la fa, non danneggia solo se stesso, esponendosi a una sanzione, ma le eventuali vittime, che al danno di essere travolte, aggiungono spesso la beffa di essere dimenticate.

Troppi veicoli non assicurati, troppi pericoli pubblici.