NOLA. Casa del mutilato. Ambiente e lavoro: obiettivo del Movimento Nazionale per la sovranità

NOLA. Casa del mutilato. Ambiente e lavoro: obiettivo del Movimento Nazionale per la sovranità

NOLA. Casa del mutilato. Ambiente e lavoro: obiettivo del Movimento Nazionale per la sovranitàIl tema delle bonifiche e del buon governo del territorio è stato al centro del Convegno, indetto e organizzato dal Movimento nazionale per la sovranità, con l’intervento dell’ex-ministro delle politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno. Evidenziate le ricadute occupazionali, che si possono determinare con una fattiva programmazione e gestione degli interventi da realizzare. Le analisi dei sindaci della città bruniana e di Ottaviano, Geremia Biancardi e Luca Capasso, sulle difficoltà e sulla carenza di risorse con cui devono misurarsi le amministrazioni comunali, per fronteggiare le criticità ed emergenze ambientali.

Agenda aperta sulla correlazione tra le politiche di bonifiche e l’occupazione lavorativa nel Convegno, promosso e organizzato nella Casa del Mutilato dal coordinamento dell’area nolana del Movimento nazionale per la Sovranità, ma con un’esplicita chiave di lettura di pre-annuncio di quella che si prospetta come un’ impegnativa campagna elettorale, in vista delle “politiche” di primavera prossima. Uno scenario disegnato senza perifrasi e giri di parole da Gabriella Peluso nell’introdurre la discussione, sottolineando la gravità della crisi occupazionale che investe il Sud, soprattutto i giovani; crisi occupazionale, a cui può essere data una risposta  nell’immediato, dando attuazione effettiva al piano delle bonifiche delle aree devastate dalla criminalità economica  che ha gestito per anni l’illecito  smaltimento dei rifiuti, in particolare in Campania. “Una sfida politica è quella del lavoro- ha affermato- che va affrontata con impegno e che costituirà l’elemento portante delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento”. Ed erano, quelli indicati da Peluso, temi marcati da Salvatore Ronghi, coordinatore regione di Mns della Campania, già consigliere regionale di An.

Testimonianze dirette e di profilo sia istituzionale che giuridico, era date dagli interventi del sindaco di Nola, Geremia Biancardi, e dal sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, nell’evidenziare le difficoltà, con cui devono misurarsi nella quotidianità le amministrazioni comunali a fronte delle criticità ambientali e territoriali di emergenza contingente che richiedono decisioni e interventi immediati d’urgenza, sia con quelle di lunga durata e permanenza; difficoltà determinate da carenze di risorse economiche d’immediata disponibilità e dal groviglio di competenze ripartite tra più Enti e organi. Un quadro, che pone in capo ai “primi cittadini”  un carico di responsabilità per il quale troppo spesso sono chiamati ad esporsi “in solitudine”, al di là della sfera  delle ordinarie funzioni assunte con il conferimento del mandato elettorale.

 E alla realtà del territorio comunale di Nola come quella di Ottaviano le condizioni di criticità e di sofferenza ambientale non sono mai mancate nell’arco dei trascorsi decenni, né mancano, dalla situazione dei Regi Lagni a quella delle cave, dall’emergenza-rifiuti all’aggressione criminosa con cui è stato devastato nei mesi estivi il Parco nazionale del Vesuvio, di cui la città è parte integrante. E sul punto, Capasso, sottolineava le scelte “obbligate dai pericoli incombenti” e fatte con “coraggio” per interventi di “somma urgenza” dalla sua amministrazione come da altre del territorio del Parco, per contenere in parte l’effetto-distruttivo degli incendi che hanno tormentato a lungo l’area.

L’intervento dell’on.le Gianni Alemanno focalizzava il senso del progetto politico, che è alla base del Movimento nazionale per la sovranità. E’ il senso, per il quale l’Italia “non può né deve subire passivamente gli effetti della globalizzazione e dei poteri forti che la governano”. Sul rapporto con l’Europa comunitaria, l’ex-ministro evidenziava le ragioni dell’Unione, nella quale “l’Italia sia in grado di esercitare la propria azione e la tutela dei propri interessi, senza essere subalterna a quelli di altri Paesi”. Altro passaggio, Alemanno riservava al tema dell’emigrazione; un problema- affermava- fatto crescere in modo sproporzionato, mentre “andava risolto all’origine con il blocco a navi e imbarcazioni e con adeguati interventi di politica estera”. E sulla cruciale e delicata questione, s’inseriva la riflessione del sindaco Biancardi, che dava rilievo all’azione d’accoglienza sviluppata dalla città e dall’amministrazione verso i migranti. Un’azione di solidarietà- teneva a rilevare il “primo cittadino”- del tutto coerente con il patrimonio culturale e civile di Nola.

Nel tratteggiare il legame tra le bonifiche da realizzare e i ritorni occupazionali per la manutenzione ordinaria programmata con criteri d’efficienza e trasparenza, Alemanno dichiarava che può essere già una risposta concreta alla domanda di lavoro del Sud. E’ una risposta che va data dal governo nazionale e dall’Unione europea. Ma sono necessari “impegni reali e interventi adeguati -concludeva- che finora non si sono registrati, nonostante gli annunci e i proclami”.