NOLA. Il “Masullo-Theti” adotta l’edicola funeraria del soldato ignoto caduto sul fronte della grande guerra

NOLA. Il “Masullo Theti” adotta l’edicola funeraria del soldato ignoto caduto sul fronte della grande guerra

E’ l’edicola funeraria, in cui furono deposte le spoglie mortali di un soldato- uno dei circa dieci milioni di militari sacrificati sui fronti di guerra- che aveva incontrato la morte su uno dei tanti campi di battaglia, che punteggiarono i cupi e tristi scenari della mappa del conflitto del ’14\ 18. E tra militari e civili, nel conteggio finale le vittime del Mattatoio della tragedia bellica furono oltre quindici milioni.

NOLA. Il “Masullo Theti” adotta l’edicola funeraria del soldato ignoto caduto sul fronte della grande guerraL’allestimento dell’edicola funeraria volle essere- e fu- un atto di doveroso omaggio e simbolica attestazione di dignità, per rappresentare il tributo di grata riconoscenza verso tutti coloro che s’immolarono, con spirito di abnegazione di sé e della propria vita, alle Patrie, in cui si identificavano e di cui si sentivano espressione per convinta appartenenza; un tributo, da rendere al di là delle bandiere e degli schieramenti contrapposti in armi, per i quali i Caduti si erano battuti. Un’unanime testimonianza di onore, rappresentativa di quel senso di umana universalità, che la sacralità della morte impone e richiede..

Fu un nobile gesto di decoro e di amore, quello che segnò l’allestimento dell’edicola funeraria, circa un secolo fa, attestando la volontà comune dei cittadini della Nola di quegli anni. Ma lo scorrere del tempo- si sa- sfilaccia e rende labile la memoria, fino a consegnarla al buio dell’oblio. E così dell’edicola funeraria, dedicata dalla città al soldato ignoto della Grande Guerra, nel volgere degli anni si sono gradualmente smarriti il senso e il significato, tanto da ritrovarsi in stato di abbandono e incuria. Una condizione superata dalla scelta compiuta dall’ Istituto statale tecnico commerciale e per geometri “ MasulloTheti ”, che si è fatto   carico di assicurare al simbolico sito la necessaria cura e manutenzione. Un modo, per riaffermarne la funzione evocativa non solo della lontana tragedia che si consumò nella Grande Guerra, ma anche della sua replica ancor più devastante e drammatica con il secondo conflitto mondiale del ‘ 39\45, per non dire del diffuso sciame delle guerre locali, regionali e nazionali, che ne sono seguite – ed ancora.. continuano- nella contemporaneità sui più disparati fronti, soprattutto in Medio Oriente.

In questo quadro, si colloca la cerimonia della deposizione della corona d’alloro ai piedi dell’edicola funeraria; cerimonia, che ha coinvolto la delegazione del “ MasulloTheti ”, guidata dalla dirigente scolastica, la professoressa Anna Maria Silvestro, e composta da docenti, studenti ed operatori scolastici del plesso di via Mario De Sena. Una cerimonia toccante, con la partecipazione del sindaco Geremia Biancardi. A dare l’impronta espressiva all’evento, la commossa e intensa suggestione delle prolungate tonalità della tromba del Maestro Alessandro Grimaldi  con l’ eccellente esecuzione del “Silenzio fuori ordinanza”, la cui declinazione metaforica – scissa dal piglio del linguaggio militaresco- fa ravvisare l’insensatezza e l’inutilità della guerra. Di tutte le guerre.