OSPEDALE DI NOLA, caso ammalati curati a terra, il Ministero manda gli ispettori.

OSPEDALE DI NOLA, caso ammalati curati a terra, il Ministero manda gli ispettori.

Dopo le foto che hanno provocato rabbia e sconcerto su pazienti in codice rosso curati a terra per mancanza di barelle il sottosegretario alla Difesa e responsabile del NCD in Campania, GIOACCHINO Alfano, sentendo il ministro, BEATRICE LORENZIN, ha annunciato un’ispezione ministeriale al nosocomio NOLANO piu’ volte nel mirino per episodi di malasanità e servizi inefficienti. Questa volta il caso e definito clamoroso, a giudizio del parlamentare del collegio di Nola, Paolo Russo, che attraverso una interrogazione parlamentare denuncia con tanto di foto alcuni pazienti gravi curati mentre erano distesi a terra. Il fatto increscioso sarebbe avvenuto sabato mattina quanto al Pronto Soccorso erano arrivati in poco tempo una decina di pazienti, tutti in codice rosso. Pazienti che per la gravità non potevano essere rimandati a casa e quindi curati all’istante in Pronto Soccorso a terra non essendoci barelle disponibile. Qualcuno ha fotografato la scena da terzo mondo facendo intervenire poi i maggiori Tg nazionali, tra cui Tg5. Nel nosocomio nolano, essendo giorni critici con il ghiaccio e neve che hanno bloccato mezza Italia, le tubature dell’ospedale si sono congelate facendo mancare l’acqua e quindi facendo rimanere a secco il nosocomio Nolano. Una situazione drammatica che ha scandalizzato il nostro Paese per le immagini mostrate che ha spinto anche il Governatore De Luca ad aprire una inchiesta interna. Se De Luca, che sulla questione barelle ne sta facendo una battaglia di principio, a Nola, dicono i medici,  tutto resta invariato e nelle corsie gli ammalati continuano ad essere stazionari su lattuga in attesa di un posto letto. Qualcuno si chiede se l’ospedale di Nola sembra un nosocomio di frontiera rispetto al Cardarelli, il San Leonardo di Castellammare e altri in cui c’è un piano della Regione. Nicola Valeri