Piazzolla di Nola. “Le cimici nei noccioleti”. Incontri divulgativi itineranti per la provincia di Napoli, in materia di emergenze fitosanitarie.

Piazzolla di Nola. Le cimici nei noccioleti. Incontri divulgativi itineranti per la provincia di Napoli, in materia di emergenze fitosanitarie.

Piazzolla di Nola. Le cimici nei noccioleti. Incontri divulgativi itineranti per la provincia di Napoli, in materia di emergenze fitosanitarie.Si è concluso il 5 dicembre a Piazzolla di Nola il ciclo di incontri divulgativi itineranti per la provincia di Napoli, che la Regione Campania, con l’Assessorato all’Agricoltura del Servizio Territoriale Provinciale di Napoli ha organizzato in materia di emergenze fitosanitarie.

L’agricoltura come principale motore di sviluppo dell’economia nolana, settore vitale per il futuro della provincia e della regione nell’ambito di una corilicoltura sempre più volano sia dal punto di vista economico che sociale. L’attività agricola, a differenza delle altre, risulta però maggiormente soggetta alle difficoltà derivanti da eventi climatici avversi o da calamità naturali, oltre che da una concorrenza internazionale sempre più agguerrita e da eccessivi oneri burocratici.

Sul palco dell’auditorium della parrocchia dell’Immacolata si sono susseguiti gli interventi di spicco quali il sindaco di Nola, Biancardi, il delegato comunale per la frazione  di Piazzolla, Raffaele Giugliano e il vice-direttore generale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, Francesco Del Vecchio.

Autorità istituzionali che hanno rappresentato il momento particolarmente difficile con un periodo di crisi che hanno messo in ginocchio il settore della frutta in guscio ai quali ora si aggiunge anche il cambiamento climatico. Compito di tutti gli attori della filiera è stato quello di intraprendere un’analisi congiunta delle numerose problematiche del distretto agricolo nolano da parte dei principali attori del comparto, con l’intento di individuare interventi utili a supportare la ripresa e lo sviluppo di un segmento economico vitale per il territorio.Tutti hanno rappresentato l’importanza che Nola ha, raccogliendo il 30% della produzione corilicola regionale, valutata nel 10% dell’intera produzione nazionale.

Piazzolla di Nola. Le cimici nei noccioleti. Incontri divulgativi itineranti per la provincia di Napoli, in materia di emergenze fitosanitarie.In virtù di una collaborazione che la Regione ha da tempo instaurato con gli enti di ricerca, ci si è avvalsi anche del CREA-OFA di Caserta. In tale ottica che la ricercatrice Milena Petriccione, ha relazionato sulle “proprietà nutrizionali e salutistiche delle nocciole”. Ha evidenziato come le cultivar di nocciole più rappresentative dell’areale nolano – la San Giovanni e la Mortarella – hanno un tenore di grassi minore del 60% assicurando così un’armonica espressione tra aroma, profumo e consistenza della nocciola, permettendo di tenere lontano un repentino irrancidimento e deterioramento del prodotto. Inoltre si è evidenziato che altre cultivar, quali le  Tonde, sempre ampiamente diffuse nella Piana Campana, abbiano un  alto contenuto nel tegumento fibroso di sostanze polifenoliche, utili a proteggere un eventuale carcinogenesi intestinale. Ha concluso la Petriccione focalizzando l’attenzione sull’alto apporto di fitosteroli, ben presenti nelle nocciole, i quali riducono il livello di colesterolo nel sangue permettendo di abbassare il rischio di malattie cardiache coronariche.

Giusta compimento della serata è stato lasciato all’entomologo Garonna, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Portici.

Questi ha presentato le tre cimici nocciolaie più presenti negli areali campani: la Nezara, la Palomena e il Gonocero. Tutti polifagi, ottimi volatori e condizionati dall’andamento climatico favorevole, dove dal secondo stadio larvale parte il danno sulle nocciole, provocando aborto del seme e cimiciato, effetto deleterio per le industria dolciaria.

Il monitoraggio rileva il metodo più affidabile, per conoscere il grado di infestazione e la relativa soglia di intervento, è il “frappage” o scuotimento, ma tale sistema richiede molta attenzione, costanza e dedizione anche per via della tempistica, è efficace nelle sole ore crepuscolari.

Lo studioso ha concluso illustrando il sistema più in voga negli ultimi anni: il “Mating Disruption Technique” ossia l’uso di feromoni di aggregazione quale segnale sfruttato da molte specie, anche se non lo producono, per proteggersi, alimentarsi e svernare in gruppi numerosi.

Ma in conclusione, Garonna ha affermato che la via maggiormente affidabile e più remunerativa nell’assicurare un prodotto integro da cimiciato è ancora la difesa chemioterapica.

L.L.M.