Provincia, dipendenti preoccupati per gli esuberi. Polemica sulle nuove assunzioni

Provincia, dipendenti preoccupati per gli esuberi. Polemica sulle nuove assunzioni

La metà dei circa 400 dipendenti della Provincia, potrebbe essere presto ricollocata presso altri enti. E’ uno dei tanti effetti della Legge Delrio e della successiva legge di stabilità che hanno riformato le autonomie locali. Con meno funzioni l’ente ha bisogno di meno personale. Assemblee sindacali si sono tenute oggi in tutta Italia e quindi anche in Irpinia. I lavoratori chiedono sostanzialmente di sapere che fine faranno. Ancora non è noto infatti in quanti sono interessati dagli esuberi e dove, e a quali condizioni, verranno impiegati. L’assemblea si è tenuta presso il carcere Borbonico, un documento è stato consegnato al Prefetto.  Successivamente la protesta si è spostata a Palazzo Caracciolo, dove il presidente Gambacorta ha ricevuto i dipendenti. Gambacorta non ha nascosto la difficoltà del momento ed ha convocato un incontro con le rappresentanze interne per fare il punto sulla pianta organica in base a quanto stabilito dalla legge di stabilità.

Ma intanto è polemica su cinque assunzioni fatte dalla Provincia nelle ultime settimane, si tratta di due dirigenti e di tre membri dello staff di Gambacorta. Il sindacato chiede chiarezza e  accusa Gambacorta di assumere personale proprio mentre dall’alto vengono chiesti tagli. Per quanto riguarda lo staff, il presidente precisa che si tratta di conferme di persone che già lavorano in precedenza. I due dirigenti a tempo determinato, invece, vanno a sostituire, previo concorso pubblico, altri due che avevano lasciato l’incarico. Sulle assunzioni interviene Carlo Sibilia del Movimento Cinque Stelle In merito alle recenti assunzioni disposte per la Provincia di Avellino, interviene il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che ricorda la beffa dell’abolizione di questi Enti sovracomunali da parte del Governo targato Pd: “Dicevano che erano stati soppressi ed invece un emendamento dell’esecutivo Renzi alla legge di stabilità prevede una drastica riduzione degli organici di circa 25mila dipendenti con una eventuale ricollocazione di massa verso altri Enti pubblici per non andare ad aumentare i disoccupati del nostro Paese. Quindi le Province non sono state abolite”.

“Ma la cosa ancora più grave – commenta il parlamentare avellinese – è che, poichè secondo l’Upi nel 2012 le assunzioni fatte da Regioni e Comuni sono aumentate del 3,4% e del 2% rispetto all’anno precedente, nel caso in cui il personale delle Province venisse equamente ripartito tra questi due Enti, ci troveremmo di fronte ad una platea più ampia di coloro che dovranno essere sottoposti a turn over e a possibili nuove assunzioni. Il che significa per lo Stato pagare oltre che i vecchi dipendenti provinciali anche eventuali nuovi assunti. Altro che spending review. Mi sembra di assistere alla solita confusione italiota di politicanti di professione che non hanno né il coraggio di prendere decisioni radicali né buon senso”.

“Nella più tipica tradizione delle assunzioni ‘facili’– incalza Sibilia – in seguito a diverse segnalazioni dei cittadini irpini, registriamo anche nella composizione della struttura dirigenziale della Provincia di Avellino selezioni di nuovo personale. Il presidente Gambacorta, tra i primi decreti sottoscritti, ha avuto la faccia tosta di assumere figure esterne di stampo politico nel suo staff e ha disposto la selezione pubblica per titolo e colloquio di altre figure dirigenziali. Quindi, non solo sono stati disposti reclutamenti in fase di soppressione ma peggio ancora si è scelto all’esterno laddove le citate figure professionali potevano essere facilmente individuate, come in passato, tra il personale già in dotazione”.

“Purtroppo – conclude il deputato 5 Stelle – queste modalità di favoritismi stentano a estinguersi e ciò non fa altro che rafforzare la mia convinzione che l’unica strada per normalizzare questo Paese è avere cittadini liberi ed onesti al governo dell’Italia”.