SIRIGNANO. Donatella Dufour: “E’ del tutto evidente che il Sindaco Colucci non conosce il personaggio Achille Lauro né la sua storia”.

SIRIGNANO. Donatella Dufour: E’ del tutto evidente che il Sindaco Colucci non conosce il personaggio Achille Lauro né la sua storia.

Egli, o chi per lui, ha dovuto infatti fare ricorso alla Enciclopedia Treccani (un copia/incolla poco dignitoso!), che traccia un profilo di Lauro del tutto obsoleto. Negli anni 60, periodo in cui furono pubblicate dalla Treccani le informazioni su Lauro, si era in piena battaglia politica e Lauro era bersaglio dei comunisti che mal digerivano il suo strapotere forte come era di ben 300.000 voti di preferenza! Dalla Treccani fu incaricato di tracciarne un profilo tale Giuseppe Sircana, sindacalista di sinistra della CGIL (di cui oggi nessuno ricorda più le gesta),  a cui non parve vero di poter screditare la figura del Comandante a livello nazionale.

Vorrei qui ricordare, a beneficio di tutti coloro che si sono “indignati” , che  grazie alla ricostruzione eseguita da importanti personaggi a distanza di 60 anni si è potuto finalmente ridare ad Achille Lauro il posto che merita e a farlo sono stati proprio i suoi più accaniti oppositori dell’epoca.

Dall’Ingegnere e urbanista Antonio Guizzi  ad Andrea Geremicca, giornalista,  intellettuale, leader storico della sinistra a Napoli,  a Marco Demarco, giornalista, prima vicedirettore dell’Unità e poi fondatore del Corriere del Mezzogiorno (autore de “L’altra metà della storia. Spunti e riflessioni su Napoli da  Lauro a Bassolino”- Ed. Guida), a  Percy Allum, scrittore e giornalista appassionato della politica napoletana di quell’epoca (e qui mi fermo perché potrei continuare!).  Tutti concordano con dati ormai certi  che non fu Lauro responsabile dello scempio urbanistico, come si è sempre cercato di far credere all’opinione pubblica e spiego perchè.

FERMATE LAURO! Era l’ordine  della Democrazia Cristiana al governo. Lauro in quegli anni  toglieva voti ( a Leone, a Gava, al padre della Russo Jervolino). Fu studiata così una  propaganda maliziosa, interessata unicamente alla distruzione del mito Lauro. Una storiografia falsata che si è servita impunemente anche negli anni successivi di tutti i mass-media disponibili.  “Le mani sulla città” film di Francesco Rosi  deviante e lontano dalla verità storica, in cui, per salvare l’ immagine della DC e del PCI ,si concentra lo sdegno civile e morale su Lauro e non sul vero responsabile: il commissario prefettizio Alfredo Correra.

Solo pochi dati: Nel periodo di governo del Sindaco Lauro che inizia dalla sua prima elezione nel 1952,  furono concesse licenze edilizie per 1.900.000 metri cubi. E’bene sottolineare che la città, come tutta l’Italia, veniva dalle distruzioni della seconda guerra mondiale e molti quartieri erano  ancora un ammasso di macerie. Di queste licenze concesse molte riguardavano edifici pubblici : scuole , ospedali , caserme ecc. e mai alcuna licenza fu concessa ad Ottieri. Nel periodo successivo alle giunte Lauro ,ovvero dal 1960 in avanti, a governare Palazzo San Giacomo fu dapprima il commissario governativo Alfredo Correra e poi, a seguire , giunte della Democrazia Cristiana.Fu proprio il commissario Correra il vero artefice del sacco edilizio concedendo licenze edilizie per 11 milioni di metri cubi  !!!  Si badi bene quasi tutte licenze per edilizia privata abitativa date a costruttori rampanti come appunto Ottieri.

FERMATE LAURO! E in  quel periodo  perfino il grande TOTO’ fu multato e allontanato dalla Rai per diversi anni quando in TV alla famosa trasmissione dell’epoca “ Il Musichiere “ gridò “W  LAURO! A me mi piace Lauro”( youtube).

Ci si servì anche  della tradizione orale. “Una scarpa prima del voto, un’altra dopo”. Mi chiedo quale stolto può credere a una cosa così inverosimile? Leggenda creata dalla fantasia dei suoi nemici politici smentita dallo stesso democristiano Andreotti intervistato  sul Comandante da Giovanni Minoli. (La storia siamo noi – RAI due ) Lauro prendeva centinaia di migliaia di voti… e quante scarpe spaiate avrebbe dovuto  conservare?

Colucci ,  perfino Carlo Fermariello, Massimo Caprara e Luigi Compagna, figlio di Francesco, tre ex avversari implacabili di mio nonno Achille, nella Sala dei Baroni, in occasione della sua commemorazione, chiarirono i limiti delle responsabilità di Lauro ed evidenziarono chiaramente che la maggior parte delle licenze edilizie private erano state concesse dai vari commissari prefettizi, inviati periodicamente dal governo di  Roma per punire i successi del Partito monarchico e fermare l’ascesa di un mito che  ancora oggi resta vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno amato.

Lauro non fu solo un grande armatore , seguito e imitato dai più grandi armatori mondiali per le sue idee innovative , ma fu anche editore, presidente e proprietario della squadra di calcio  più prestigiosa del meridione , produttore cinematografico e deputato al parlamento per 30 anni, Cavaliere del Lavoro. Achille Lauro fu anche un vero benefattore. Voglio ricordare che la soglia della povertà in quegli anni era molto bassa e tanti i poveri  e le donazioni  dei pacchi di generi alimentari a  Natale ed a  Pasqua  avvenivano ogni anno e continuarono fino alla fine della sua vita,ma anche e soprattutto contributi personali  quotidiani a migliaia di napoletani.

Non ti indignare, Colucci

E ancora la donazione alla città di Napoli della fontana di Piazza Trieste e Trento  dove si legge “ dono di Achille Lauro ai napoletani “, la scuola materna di Longarone , costruita personalmente e donata  dopo la tragedia del VAJONT  ( 1963 ) ,il reparto di cardiologia dell’ospedale di Sorrento , il Villaggio Lauro di Fuorigrotta , case popolari costruite e affittate ai napoletani più bisognosi a prezzi superpopolari, o gratuitamente.

E ancora il bene fatto attraverso decine di comitati di beneficenza a  sponsorizzati dallla moglie Angelina  e dalla figlia Laura  (Croce Rossa, le Dame di San Vincenzo Ospedaliera   e l’Unitalsi) e infine perfino  a Lourdes fu donato un edificio intero per la degenza dei malati.

Dell’uomo Lauro, insomma, parlano i fatti non le parole pronunciate da chi , come te, dimostra di non conoscerli affatto.

IL BENE  VINCE SEMPRE ed io ho imparato ad  essere grata per la vita vissuta e comprendere che  l’odio, il veleno  nascono dall’insoddisfazione della vita di molti. Per cui Sindaco, non ti indignare per l’esistenza di un nobile uomo, piuttosto  datti da fare per  essere ricordato  per il buon uso del tuo potere di Primo Cittadino di Sirignano ( che non è Napoli! ). Confido nel tuo buon senso  e ti scuso per le gratuite ingiurie perché non eri stato ben informato sui fatti storici di cui io sono invece orgogliosa testimone.

Donatella Dufour