SIRIGNANO. La Maggioranza: “Signora Durfour Grimaldi: Achille Lauro non esempio di integrità e credibilità morale”.

SIRIGNANO. La Maggioranza: Signora Durfour Grimaldi: Achille Lauro non esempio di integrità e credibilità morale.

Dopo la lettera pubblicata ieri a firma della nipote di Achille Lauro, signora Durfour, che aveva raccontato la sua esperienza nell’assistere per la prima volta ad un consiglio comunale cittadino dopo 18 anni del suo arrivo in paese, ecco che il sindaco e i consiglieri di maggioranza replicano quanto segue: 

Prendiamo atto dell’accorata missiva inviata alla vostra redazione dalla sig.ra Durfour Grimaldi a difesa dell’opposizione, ma qualcosa non ci torna. Non ci torna la figura di Achille Lauro e gli esempi di integrità e credibilità morale, fortemente sottolineati che cozzano con quanto dice la storia.

Scrive Giuseppe Sircana – Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 64 2005 Treccani: “Iscritto al Partito nazionale fascista (PNF) nel 1933, membro della Camera dei fasci e delle corporazioni, il Lauro poté realizzare ingenti profitti grazie alla concessione del monopolio di alcuni trasporti e alla gestione in esclusiva del servizio passeggeri per l’Africa orientale italiana. ” (Arch. centr. dello Stato, Segreteria) ” Mussolini lo favorì nell’acquisizione del 50% della proprietà dei tre giornali napoletani, Il Mattino, il Roma e Il Giornale di Napoli, dei quali il Lauro assunse anche la gestione. Alla caduta del Fascismo ” il Lauro ambiva a un ruolo di protagonista anche sulla scena politica. Dopo aver sondato la Democrazia cristiana (DC), e forse anche altre forze politiche, e vistosi respinto a causa dei suoi trascorsi fascisti, il Lauro abbracciò la causa del Fronte dell’Uomo qualunque di G. Giannini. La sua militanza qualunquista fu tanto breve quanto esiziale per questo movimento, finendo il Lauro per essere il grimaldello usato dalla DC per scardinarlo.” Eletto sindaco il 9 luglio 1952, il Lauro ebbe di lì a poco l’occasione per estendere la propria influenza oltre l’ambito partenopeo. Le elezioni politiche del 7 giugno 1953 registrarono infatti una clamorosa avanzata dei monarchici, Il Lauro intendeva sfruttare il successo per negoziare da posizioni di forza con una DC in difficoltà e accolse pertanto con favore le aperture di De Gasperi nei confronti del PNM. Prevalsero invece le posizioni intransigenti di Covelli, per cui il 28 luglio i deputati monarchici unirono i loro voti a quelli delle sinistre e del MSI, facendo mancare la fiducia al monocolore De Gasperi. Sul nodo dei rapporti con la DC si consumò la rottura tra Covelli e il Lauro che il 2 giugno 1954 diede vita al Partito monarchico popolare (PMP). In cambio dell’appoggio subito concesso al governo Scelba (…disdegnando le lusinghe di chi lo voleva ammansire nella maggioranza….cit. Dufour Grimaldi ) il Lauro ottenne, come sindaco di Napoli, l’astensione del gruppo DC in Consiglio comunale, l’accesso a consistenti finanziamenti statali e “carta bianca per commettere le più diverse irregolarità in ogni campo: valutazione degli imponibili, stipulazione dei contratti, gestione della pubblica assistenza, assunzione del personale, politica finanziaria generale” (Allum, 1975, pp. 355 s.). Intorno al Lauro si raccolse il “blocco urbano edilizio”, che aggregava non solo costruttori e proprietari di case “ma anche strati e ceti sociali diversi, variamente interessati ad un processo di trasformazione della città nel senso della valorizzazione speculativa delle aree” (Dal Piaz, pp. 31 s.). Nell’agosto 1957 gli ispettori inviati a Napoli dal ministro dell’Interno, F. Tambroni, riscontrarono numerose gravi irregolarità commesse dalla giunta Lauro e qualche mese dopo, il 13 febbr. 1958, venne decretato lo scioglimento del Consiglio comunale.

Rileggiamo ancora una volta quello che ha scritto la sig.ra Dofour Grimaldi “… col suo esempio mi ha insegnato che, nella vita e ancor di più nella politica, prima ancora dei propri interessi viene quello dei cittadini e del Paese e che la dignità, l’onore di una persona non si giudica da quello che dice bensì dal suo operato. L’integrità e la credibilità morale sono ciò che ci fanno camminare a testa alta nella vita……”

Per fortuna sig.ra Dufour Grimaldi, NOI non prendiamo esempio dalle stesse persone. Anche noi proviamo indignazione, rileggendo la storia politica del “Comandante” Lauro. Non siamo “signori del potere” ma persone umili ed ONESTE. Abbiamo spiegato con chiarezza e dovizia di particolari tutti gli argomenti trattati in Consiglio Comunale adottando scelte e soluzioni nel solo interesse dei cittadini di Sirignano. Ci spiace che Lei non se ne sia accorta, evidentemente faceva parte del gruppo dei “dormienti”.

Nel torpore generale si è persa pure i motivi ( quelli veri e non quelli volutamente artefatti, enunciati nella sua lettera) dell’allontanamento dall’aula del consigliere Montuori da parte dei Carabinieri. Noi pensiamo che la coscienza collettiva di Sirignano è viva e capace di scegliersi i propri rappresentanti, come dimostra il risultato ottenuto da questa maggioranza l’11 giugno 2017 bocciando chi ” manca di integrità civile e senso democratico”. Ci tolga una curiosità ma è vera la storia che ” durante le campagne elettorali, Achille Lauro, dava la scarpa sinistra prima del voto e quella destra dopo? ” ( “Quel voto di scambio che uccide la democrazia”,  repubblica.it, 11 febbraio 2013.)

Il Sindaco e i consiglieri di maggioranza.