SPERONE. Ambiente, territorio e personaggi della memoria comune. Il Maio, simbolo di tradizione popolare e lavoro

SPERONE. Ambiente, territorio e personaggi della memoria comune. Il Maio, simbolo di tradizione popolare e lavoro

Intenso e proficuo convegno nel palazzo comunale, con interviste al sindaco Marco Santo Alaia, all’agricoltore Salvatore Colucci, al parroco don Reinaldo Luis Arino Plata e alla professoressa Anna D’avanzo, docente vicaria del dirigente scolastico Salvatore Morriale.  Premiazione del concorso grafico-pittorico sui giochi del passato, riservato i ragazzi e le ragazze dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”. Anteprima di presentazione del brioso testo sui mestieri del sistema economico dei boschi del territorio, redatto in elegante veste editoriale dalla comunità della scuola media per il conferimento dei “Mai d’argento” del premio “Galante Colucci”   l’ 11 marzo nell’auditorium della scuola media “Giuseppe Parini”, a Baiano ed esposizione degli elaborati al “Biancardi”,  ad Avella.

di Gianni Amodeo – Fotoservizio di Antonella Pragliola e Pio Stefanelli

SPERONE. Ambiente, territorio e personaggi della memoria comune. Il Maio, simbolo di tradizione popolare e lavoroIncisivo e di corposo profilo contenutistico, il pubblico convegno svoltosi nella Sala consiliare del Palazzo comunale, nel quadro delle iniziative promosse dall’Associazione “Maio di San’Elia profeta”, animate alla meglio e con perfetta organizzazione logistica dalla passione e dall’entusiasmo di Nicola Parente, Pasquale Gaglione, Armando Sodano e Nicola Vigliotta. Un meeting, per focalizzare il senso e i valori del culto arboreo del Maio icona e simbolo del sistema economico del territorio nel passato, incentrato sulle attività silvicole e boschive, sull’agricoltura e sulla pastorizia, e nelle prospettive con cui lo stesso senso e gli stessi valori si rivestono nell’attualità dei nostri giorni. E con le ritualità votive in onore di Sant’Elia profeta, patrono della comunità cittadina, coincide la celebrazione-clou della Festa del Maio, con cui cala il sipario sul ciclo -proprio a Sperone– delle analoghe Feste, che scandiscono le usanze e i costumi della tradizione locale a Sirignano, Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Avella.

Introdotto dall’indirizzo di saluto di Nicola Parente, presidente dell’Associazione promotrice e organizzatrice della manifestazione, il meeting era scandito dalle interviste condotte da chi scrive con il sindaco Marco Santo Alaia, Salvatore Colucci, che con buona cultura classicheggiante e fiero orgoglio si fa sempre cura e premura di rivendicare la propria identità di agricoltore in servizio … permanente effettivo, don Reinaldo Luis Arino Plata, parroco plurilingue e la professoressa Anna D’Avanzo, docente vicaria del professore Salvatore Morriale, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” strutturato nei plessi di Baiano e Sperone. Un ampio ventaglio di punti di vista, per una serata vissuta con piena e coinvolgente partecipazione dal folto pubblico.

LA FESTA RITROVATA E RILANCIATA. SALVARE E VALORIZZARE I BOSCHI

SPERONE. Ambiente, territorio e personaggi della memoria comune. Il Maio, simbolo di tradizione popolare e lavoroDi rilievo la linea di orizzonte tracciata dal “primo cittadino”, per evidenziare il rilancio della Festa del Maio con iniziative ed eventi qualità; rilancio, in cui un ruolo particolare d’impulso non solo si deve all’Associazione che l’ha favorito, conferendole una dimensione storico-culturale, ma anche e soprattutto alle valenze istituzionali con cui l’evento viene connotato, rapportandolo al mondo della scuola e all’Ente- Comune, la Casa di tutti i cittadini e cittadine di Sperone.

Ponendo sotto i raggi-X le politiche ambientali, per le quali l’amministrazione è impegnata sul territorio, Alaia dava rilievo alla recente attivazione della “Casa dell’acqua”, a cui si rapporta la dimensione virtuosa del servizio dei rifiuti, grazie alla ben strutturata ed efficiente gestione con cui si realizza e che determinerà entro il 2018 anche significativi risparmi tariffari per i cittadini. Sottolineato l’impegno per il miglioramento e la manutenzione del percorso podistico Sperone-Baiano, il sindaco Alaia annunciava il varo del progetto per la messa in sicurezza, rispetto al rischio di dissesto idrogeologico, dell’intera area, con relativo asse viario, della “Selva Paradina”, con l’annessa, storica Fontana, a cui da sempre si attinge acqua di limpida leggerezza. E’ un progetto, che si deve all’architetto Alfonso Napolitano, finanziato dalla Regione-Campania con quattro milioni di euro, per creare un ampio ed accogliente Parco di verde pubblico attrezzato, con sentieri e segnaletica appropriata, punti sosta e ristoro.

Alla luce di queste premesse, Salvatore Colucci dava rilievo alle ragioni per la salvaguardia e la valorizzazione delle aree boschive del territorio, che in connessione con il recupero dell’agricoltura possono costituire fonte di reddito lavorativo sicuro, specie per i giovani che puntino ad organizzarsi in forme di associazioni o cooperative di produzioni, con la capacità di “fare impresa”. Le disposizioni normative dell’Unione europea e della Regione-Campania, con le tante opportunità del Piano di sviluppo rurale 2014\2020 sono occasioni da non perdere. In questa direzione lanciava l’appello, affinché promuovano informazioni e facciano scelte adeguate per recuperare la funzione produttiva ed economica dei boschi. E, di passaggio, sarà utile notare la specifica misura comunitaria europea a supporto della diffusione dei castagneti, fattore di bellezza paesaggistica e fattore produttivo di primaria rilevanza, specie con il riconoscimento di coltura tipica di frutteto.

Un appello recepito dal sindaco Alaia, presidente dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio, con l’impegno a promuovere le iniziative, che siano rispondenti agli obiettivi del Psr 2014\2020, dando particolare importanza, nello stesso tempo, alle esigenze di ritrovare nella pratica agricola dei territori la biodiversità delle colture, cancellate dalla monocoltura della nocciola.

L’INTEGRALITA’ DELLA CONVERSIONE ECOLOGICA E SOCIALE. NO ALLA PRATICA DEL PROFITTO, SI’ ALL’ARMONIA DEL CREATO

Don Reinaldo Luis Arino Plata sviluppava un’articolata gamma di riflessioni e convincenti argomentazioni sui processi di inquinamento che attraversano in lungo e in largo il Pianeta-Terra: un processo di degrado e devastazione progressiva, di cui è responsabile l’uomo con la sua distorta visione di asservire la natura a sé stesso e alle sue perverse concezioni di vita, che privilegiano il profitto.

SPERONE. Ambiente, territorio e personaggi della memoria comune. Il Maio, simbolo di tradizione popolare e lavoroRichiamati i brani della sacra scrittura della Genesi e dell’Enciclica di papa Francesco Laudato si, che rapportano l’ieri all’oggi, don Reinaldo marcava l’esigenza, diventata ormai non più differibile e certamente inappellabile, di dare corso alla “conversione ecologica, prospettata dalla stessa Enciclica; esigenza che interpella direttamente le coscienze di tutti gli uomini e donne del mondo, specie delle aree sviluppate e ultra sviluppate. E’ la “ conversione ecologica integrale”, che investe e reclama il rispetta per la natura come sistema di leggi e vita in sé, reclamando l’armonia relazioni nella civile società e tra i popoli; armonia di cui possono essere costruttori e artefici uomini e donne di buona volontà e buon senso comune che vogliano essere “artigiani e artigiane di Pace”.

OMAGGIO AI MESTERI DEL MAIO. LE GALLERIA DEI PERSONAGGI DELLA MEMORIA COMUNE

La professoressa Anna D’Avanzo calibrava il suo spigliato intervento sul prezioso testo, intitolato “I Mestieri del Maio”, in cui sono raccolti saggi brevi, racconti, interviste, composizioni poetiche che si devono ai ragazzi e alle ragazze del plesso cittadino di Scuola media;un volume agile di lettura, che si propone in elegante veste editoriale, per partecipare al Concorso-rassegna del Premio “Galante Colucci” per il conferimento dei “Mai d’Argento”, con cerimonia di premiazione prevista per l’ 11 marzo nell’Auditorium della Scuola Media “Parini”, a Baiano, e successiva esposizione degli elaborati di narrativa, poesia, oltre che dei filmati e degli audiovisivi premiati nel Teatro “Biancardi”, ad Avella, con data ancora da definire.

E’ un testo che narra dal vivo “ I Mestieri del Maio” che per secoli sono stati il fulcro dell’economia del legno praticata nell’area dell’ Unione intercomunale, di cui il Maio è simbolo testimoniale di lavoro. Un bel documento di realtà autentica, perché i motivi ispiratori di ciascun elaborato e soprattutto delle interviste scaturiscono dal rapporto diretto che ragazzi e ragazze hanno sviluppato con … i meno giovani della comunità cittadina. Uno spaccato realtà sociale degno d’interesse. E sarà opportuno considerare che per la pubblicazione del testo le docenti del plesso si sono auto-tassate. Un lodevole esempio di Scuola viva e di spirito comunitario, sotto tutti i punti di osservazione.

Ed in connessione con il testo “I Mestieri del Maio”, presentato in anteprima dalla professoressa Anna D’Avanzo, c’ era la galleria dei personaggi e delle personalità che fanno parte della memoria collettiva della comunità speronese. Un revival- su cui sarà possibile ritornare con un altra nota- con schede biografiche e proiezioni filmiche curate, lette e illustrate con varietà e perspicacia espressiva da Grazia Pragliola e Enza Tulino.

Poi, il gran finale che chiudeva la serata, con la premiazione di decine di ragazzi e ragazze della Scuole dell’Infanzia, Primaria e Media che hanno partecipato al Concorso grafico-pittorico, sul tema dei giochi del passato, naturalmente raccontati da nonni e genitori…Le generazioni 2.0 vivono di altri giochi ….e non certo più il salto della cavallina, il capinascondere, la”moscacieca”, la “settimana”, la nizza alias “ mazza c’’o piuzo”, la trottola e via continuando che appartengono alla preistoria di quanti hanno superato ad abundantiam gli anta.

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