SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.

di Gianni Amodeo

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.E’ stata una funzione di evidenza plurisecolare, quella della centralità del patrimonio boschivo nel sistema economico-produttivo delle comunità locali, innescando e generando un’articolata e strutturata filiera di rinomate attività artigianali,con eccellenti botteghe e laboratori di elevata efficienza e qualità nella lavorazione e trasformazione dei materiali lignei; un’evidenza connotata dall’esercizio di diffusi mestieri, da quello del falegname a quello del bottaio, da quello del carbonaio- ‘o cravunaro– a quello del cestaio, particolarmente faticosi, ma anche ben remunerativi, senza dire delle aziende impegnate da sempre nella commercializzazione di legna e legname. E spesso- segnatamente per i cestai- alla pratica del mestiere consueto si accompagnava quella del  “musicante di complessi bandistici”  che si esibivano tra luglio e agosto nelle piazze di tanti Comuni della Campania, della Calabria e della Puglia in prolungate tournée per i tradizionali festeggiamenti patronali- ora decisamente più diradate  per le nuove tendenze musicali che non premiano le Grandi opere della tradizione italiana, austriaca e tedesca in particolare.

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.Era l’ingegnosa modalità, con cui si coniugavano l’amore per l’armonia del pentagramma con il miglioramento delle disponibilità economiche famigliari, mettendo “da parte qualche utile e necessario risparmio” per la vecchiaia. Una vera e solida cultura del lavoro, illustrata negli stand allestiti in piazza Luigi Lauro per animare il  Teatro dei Mestieri antichi  che ha fatto registrare uno straordinario successo di partecipazione e visite delle Scuole del territorio e di gruppi organizzati, con due guide davvero speciali, quali sono Nicola Montanile, con la sua verve aneddotica, e Almerigo Pantalone,  meticoloso e perspicace; cultura del lavoro ri-visitata nel Forum, svoltosi nella Sala consiliare del palazzo comunale ed incentrato sul tema: L’economia delle attività boschive nella storia civile della Comunità di Sperone e dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio. Una ri-scoperta, a cui ha fatto da prologo l’incisiva e spigliata sequenza di video-interviste, curata e realizzata dal dottor Pio Stefanelli  -autore anche di un preziosa ed agile guida- con gli artigiani del tempo andato e con gli artigiani- pochi- che hanno raccolto al meglio la tradizione familiare, innovando e modernizzando le attività produttive in laboratori e aziende attive sul mercato, avvalendosi di un adeguato background di formazione culturale, come attestano le dichiarazioni di Giancarlo Solombrino, Gennaro Iasio e Stefano Festa.

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.E proprio il doppio registro dell’ieri e dell’oggi è stato il fulcro del Forum, coordinato dalla professoressa Anna D’Avanzo, docente di Materie letterarie nel plesso cittadino della Scuola media del “Giovanni XXIII”. Un percorso tracciato dal sindaco l’avvocato Marco Santo Alaia, che, in particolare, focalizzava il ruolo svolto dall’artigianato e dalla correlata filiera dei mestieri nelle dinamiche economiche e sociali; ruolo che nella campagna elettorale in corso per le “Legislative” del 4 marzo è quasi eluso, se non del tutto ignorato. Un’”assenza” priva di senso, mentre sarebbe basilare puntare su politiche di promozione e sostegno capillare allo sviluppo della rete delle piccole e medie imprese artigianali, che saldano tradizione innovazione, generando economia produttiva reale. Una riflessione significativa dell’intervento del “Primo cittadino” era dedicata alle ragioni della coesione nelle politiche di programmazione e gestione amministrativa del territorio dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio costitutivo ormai di un’unica conurbazione; ragioni che ancora stazionano nell’amorfo limbo dell’astrattezza teorica, senza tradursi nella necessaria concretezza, perdendo opportunità di azioni e scelte condivise per il normale governo del territorio e la buona amministrazione dei servizi;una perdita secca, che penalizza le comunità locali. E va aggiunto che tutto ciò costituisce lo scacco profondo e forte nella storia locale, la cui responsabilità non ricade sulle spalle degli alieni, ma di politici e amministratori che nel corso dei decenni hanno occupato la scena.

LA RASSEGNA DEI MESTIERI ANTICHI, LEZIONE DI VITA PER IL PRESENTE

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.L’input del sindaco Alaia innescava l’intervento del professore Vincenzo Serpico, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, che evidenziava la funzione che spetta alla Scuola, quale presidio di formazione educativa e culturale per le giovani generazioni, ma anche quale attiva componente che concorre a promuovere in sintonia con le altre Istituzioni e, in specifico, con l’associazionismo operante nel segno della gratuità del volontariato civico alla “divulgazione dell’identità del territorio”. E’ la Scuola che vive e fa suo lo  spirito delle più recenti normative, per esercitare al meglio possibile la propria funzione di servizio per l’evoluzione delle comunità. Ed in questa prospettiva si colloca il supporto che il “Giovanni XXIII” ha già dato alla seconda edizione del Premio “Galante Colucci” per il conferimento dei Mai d’Argento, con la Festa della Primavera, a Baiano, e alla “Fiera del libro e del fumetto” che sarà allestita ad aprile ad Avella, così come ha dato  all’organizzazione della rassegna dei Mestieri antichi collegati con le risorse dell’immenso patrimonio dei boschi, per la quale s’è prodigata l’Associazione Maio di Sant’Elia Profeta. E’ la rassegna- sottolineava Serpico– che costituisce “una vera lezione di vita e di laboriosità” che parla al presente. Una lezione di vita che – ed ecco l’interessante proposta lanciata da Serpico– andrebbe salvaguardata allestendo alcuni laboratori degli antichi mestieri nel plesso della Scuola media del plesso di via dei Funari. Un modo per educare le giovanissime generazioni al significato del lavoro artigianale e al suo valore.

IL FUTURO E’ NELLA CULTURA DEL LAVORO PASSATO

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.Il futuro delle comunità del territorio è, forse, scritto anche e soprattutto nello spirito della cultura del lavoro e della piccola impresa che deriva dalla memoria dei Mestieri antichi, la cui rassegna ha costituito un’interessante e plastica testimonianza. Era- questo- il punto di riflessione espresso da chi scrive la presente nota, sollecitato dalla domanda della professoressa Anna D’Avanzo sul tema delle ipotesi di valorizzazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico e boschivo del territorio. E’ la cultura del lavoro del passato– a cui si aggancia delle piccole imprese del settore conserviero pressoché scomparse, tranne importanti ed encomiabili eccezioni- che sollecita il ceto politico-amministrativo del territorio ad interrogarsi sui percorsi praticabili, per restituire al patrimonio montano esistente, ch’è pure parte integrante del Parco regionale del Partenio, la funzione da sempre esercitata, ma sul piano dell’innovazione, come  le istanze del Terzo Millennio chiedono. Ed un percorso è certamente quello del turismo ambientale, guardando al modello del Trentino, che vive della  cultura sociale del turismo ambientale, con ritorni economici  che superano quelli di tutte le Regioni del Sud messe insieme sul versante proprio delle attività turistiche, con mari, monti e grande patrimonio storico-artistico ed archeologico. Come dire, a fronte di tempi nuovi, c’è da  considerare come valorizzare le aree montane, senza abbandonarle al degrado che dura da decenni ormai, facendo devastare boschi e vegetazione spontanea dai periodici incendi generati dai clan di criminalità che sono attivi nell’invenzione integralmente meridionale dell’ ”industria del fuoco”.

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.Degno di rilievo Io scenario descritto da Antonio Bellavista, seguendo il tracciato della Via dei cestai, da Mugnano del Cardinale a Sirignano, attraversando Baiano e Sperone, attingendo Avella, con circa duecento laboratori artigianali, tutti a conduzione familiare. Una ricostruzione storica dettagliata, facendo risaltare tecniche produttive e le modalità di commercializzazione delle produzioni che si realizzavano, lavorando fino a quattordici ore al giorno. A corollario del Forum, l’intervento della “Guida indiana”, come si è definito con auto-ironia, il professore Nicola Montanile ch’è stato il  “cicerone” del Teatro dei Mestieri antichi. Un intervento, in cui era evidenziata l’importanza delle informazioni corrette e integrate che vanno date a quanti visitano i luoghi d’interesse storico-artistico e archeologico. Tanti spunti di rilievi e considerazioni, con scherzose  battute, per sottolineare la delicatezza del ruolo delle guide turistica nel fare appeal per il territorio.

Nel corso del Forum presentato il testo documentario di ricerca storiografica realizzato dalla comunità della terza classe della locale Scuola media, intitolato “A caccia di briganti nel nostro territorio”. Merita un servizio a sé, che sarà proposto tra qualche giorno.

SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.SPERONE. Forum al palazzo comunale. La centralità dei boschi nell’economia di ieri e le prospettive di oggi. La scuola e l’impegno per la divulgazione dell’identità del territorio.