Matthew Lamberti, un dislessico che ha incantato il Festival. Pubblichiamo una lettera di una dislessica.

Matthew Lamberti, un dislessico che ha incantato il Festival. Pubblichiamo una lettera di una dislessica.

Matthew Lamberti, un dislessico che ha incantato il Festival. Pubblichiamo una lettera di una dislessica.Chi vi scrive è una Dislessica adulta di Firenze, amica di Matthew Lamberti, il giovane tenore che ha interpretato la canzone “Di te m’innamoro” al Festival di Baiano. La canzone, di Luigi Polge, ha vinto il primo premio per il testo. La canzone, maestralmente interpretata da Matthew, ragazzo dislessico, tratta appunto la problematica della Dislessia, classificata tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, tema caldo per il fatto che nonostante ci sia una legge, la 170 del 2010, la stessa viene spesso disattesa nell’ambito scolastico con grosse conseguenze per i bambini/ragazzi DSA, che non vedono rispettati i propri diritti da Insegnanti mal informati e mal formati sulla questione. Tali inadempienze, che consistano nel non concedere gli elementi compensativi e dispensativi previsti, e il mancato uso del buonsenso, portano a problematiche ben più serie nell’autostima e nella psicologia di detti bambini/ragazzi. La canzone grida proprio questo, il dolore interiore che un DSA accumula in età scolastica a causa dell’incomprensione e del non accoglimento della sua dislessia. La canzone si è praticamente spanta a macchia d’olio su tutti i profili di DSA su Facebook, così come nelle pagine e nei gruppi che trattano la problematica. Tale mio intervento è per sollecitare la vostra redazione, ad interessarsi a questa notizia(la vincita di una canzone che parla di dislessia), in quanto ritengo che il tema trattato, di attuale discussione, specialmente adesso alla ripresa dell’anno scolastico; meriti almeno un articolo. Ringrazio ed allego alla presente il video che gira su Facebbok e “rischia” di diventare un TORMENTONE tra i DSA e gli addeti ai lavori.

Chi vi scrive, ripeto, e una DSA adulta: dislessica, disgrafica, disortografica e discalculica che ben compensa con sintesi vocale, correttore ortografico e calcolatrice.

Nella speranza che non vorrete chiudere le orecchie al “grido” dei DSA, porgo i miei migliori saluti.

“Le paure, le incertezze, i dolori subiti a causa del nostro essere “diversi” ma unici, costretti ad arrancare in un mondo che non rispetta le originalità, può davvero svanire nell’amore della comprensione e dell’accoglimento”