Nocciole: la Ferrero fa marcia indietro e si allinea ai nostri articoli

Nocciole: la Ferrero fa marcia indietro e si allinea ai nostri articoli

di Pasquale Ercolino

Vi ricordate il nostro articolo pubblicato il 16 maggio in cui commentavamo un articolo della Ferrero? Vi riportiamo il link nel caso non lo aveste già letto o nel caso vi foste dimenticati il contenuto:

Nocciole: prezzi in aumento grazie all’intervento del governo turco e dei primi dati di raccolto 2016 molto al di sotto delle aspettative

Ebbene, la Ferrero, alla luce del nostro articolo, ha fatto marcia indietro ritrattando le sue dichiarazioni: Vi riportiamo il testo integrale del nuovo articolo pubblicato su www.nocciolare.it : L’unione degli esportatori ha annunciato la stima dell’ultimo raccolto: 603 800 tonnellate. Si tratta quindi di un valore ” al di sotto della media” ma niente a che vedere con il disastro annunciato dall’organizzazione dei produttori. Si tratta sicuramente di una stima del tutto incerta, poiché deriva da un conteggio effettuato precocemente (a metà maggio i frutti non sono ancora tutti formati), considerando inoltre che la stagione è in ritardo di 2 settimane. Tutto sembra ricondurre al fenomeno verificatosi l’anno scorso.

Considerando che ci si attende un raccolto inferiore alla media anche in Italia, Georgia e Azerbaijan e un riporto di 130-150 000 tonnellate in Turchia, possiamo considerare equilibrata la campagna 2015/2016.

Ad oggi il mercato resta invariato, sempre 20 lire turche corrispondenti a 7,35 dollari americani al chilo sgusciate, ma da ieri ci sono più venditori. Vedremo nei prossimi giorni se queste cifre faranno reagire il mercato, ma è difficile: siccome non ci sarà molto surplus i produttori pensano che non ci sia alcuna ragione per vendere al prezzo attuale, che considerano troppo basso. D’altra parte gli utilizzatori pensano che siccome ci sarà prodotto a sufficienza non ci sia alcun motivo per comprare oggi a prezzi che considerano troppo alti. Non ci si aspetta quindi grandi variazioni nei giorni a venire.

L’elemento principale dell’evoluzione del mercato saranno le stime sul raccolto. Si formeranno sempre più frutticini come l’anno scorso (si è passati dalle 640 000 tonnellate di metà maggio a 735 000 il mese seguente)? Oppure non si verificherà e a luglio saremo sotto le 603 800 tonnellate?

Potremmo ricommentarlo parola per parola per sbugiardare nuovamente il testo ma non ci interessa farlo poiché ognuno di voi è, a questo punto, in grado di fare la propria valutazione.

A proposito: vi ricordate il sito www.agra-net.com che, in fase calante dei prezzi, si affannava a scrivere articoli con cadenza giornaliera? Ebbene sono 10 giorni che non pubblica più articoli (li rintracciate scrivendo hazelnut nel campo ricerca) poiché adesso dovrebbero parlare di rialzi.

Tornando all’articolo pubblicato dalla Ferrero è evidente che c’è stato un cambio di strategia comunicativa per ridimensionare l’importante aumento dei prezzi dell’ultima settimana ma noi riteniamo che altri e più importanti cambiamenti non si assisteranno in questa o nella prossima settimana ma a partire dalla metà del mese di giugno quando nasceranno nuove tensioni per rifornire i magazzini vuoti dei grossi gruppi industriali.

Proprio oggi è stato pubblicato un articolo che riporta la previsione di raccolto 2016 da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica Turca (visualizzabile cliccando su http://www.habergazetesi.com.tr/haber/125991/tuik-findi) da tutti considerato come essere il valore più attendibile in quanto mediato tra il dato dei produttori (tendente al ribasso) e quello dell’unione degli esportatori (tendente al rialzo).

Si dice che il raccolto 2016 sarà del 18% più basso del raccolto 2015 (646 mila tonnellate) ovvero 530 mila tonnellate.

Questo valore è di solo 80 mila tonnellate superiore al raccolto 2014 (quello della gelata). Queste 80 mila tonnellate sono però quelle che avranno in meno l’Italia, la Georgia e l’Azerbaijan come confermato dalla Ferrero stessa.

Tutto questo per confermare quello che da mesi continuiamo a ripetere: siamo tornati nello scenario 2014.

Come saprà chi oramai ci segue con costanza ci piace chiudere gli articoli con qualche battuta che susciti, nel lettore, qualche riflessione mista ad un sorriso amaro. Come spesso facciamo, utilizziamo a questo scopo le frasi che circolano tra gli intermediari del settore (sansari).

Se le previsioni di raccolto per il 2016 sono così negative perché le nocciole vengono vendute a 330 euro al quintale (prezzo di domenica 22 maggio al mercato di nola) e non a 600 euro al quintale come a giugno 2015?

La risposta è la seguente: ci dite qual era il prezzo delle nocciole esattamente 2 anni fa ovvero il 22 maggio 2014 (l’anno della gelata avvenuta a marzo in cui tutti sapevano che il raccolto 2014 sarebbe stato di 450 mila tonnellate)?

Siamo andati a riprendere i dati storici e abbiamo scoperto che le nocciole il 22 maggio 2014 erano quotate a 9 lire turche contro il valore di 9,50 lire fissato il 22 maggio 2016. 

Cosa significa questo dato? Semplice: il prezzo lo si fa mese per mese rispetto alla domanda contingente e nessuno compra più di quanto gli serva anche se sa che i prezzi dovranno aumentare.

Avete idea di quanto costino per la Ferrero 20 mila tonnellate di nocciole sgusciate che sono più o meno il suo utilizzo mensile? Una tonnellata di nocciole vale circa 8.000 euro (ipotizzando un prezzo medio di 8 euro al chilo per p.r.); 20 mila tonnellate sono circa 160 milioni di euro che la Ferrero paga, tutti i mesi, per la sola materia prima nocciole. Chi, al giorno d’oggi, fosse anche la Ferrero, può avere un magazzino di 3 mesi sapendo di avere a stock mezzo miliardo di euro di materie prime?

Questo per dire che nessuno compra oggi 3 mesi di magazzino di nocciole perché poi sa che tra 6 mesi dovrà pagarle di più. Mezzo miliardo di euro non si trovano per strada e comunque anche comprare soldi (farseli prestare) ha un costo non trascurabile.

La sintesi è che tutti i dati portano dove vi abbiamo sempre detto: i prezzi saliranno ma non bisogna farsi prendere dall’ansia; nel frattempo, continuate a ragionare con la vostra testa e non fatevi portare in giro dai tanti avvoltoi del settore.