CORPO FORESTALE. Smaltimento illecito di amianto, sequestri a Grotta e Flumeri

CORPO FORESTALE. Smaltimento illecito di amianto, sequestri a Grotta e Flumeri

Gli agenti del Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato di Castel Baronia (Av), nell’ambito di ispezioni mirate al controllo del territorio, nonché alla pubblica sicurezza sanitaria in tema di presunti inquinamenti da fibre di amianto, hanno eseguito d’iniziativa diverse verifiche mirate allo smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi, quali onduline in eternit . Gli appostamenti e le indagini eseguite dagli agenti della forestale hanno evidenziato un sospetto smaltimento illecito di amianto sotto forma di eternit, opportunamente frammisto a terreno vegetale e trasportato, a mezzo di camion di una ditta privata, da un sito ubicato nella zona industriale del comune di Flumeri ad altri siti, fra cui uno privato individuato con certezza alla loc. Tratturo di Grottaminarda (Av) ed adibito a seminativo. Nell’area di origine, gli inquirenti sospettano l’occultamento, a pochi metri di profondità, di un consistente capannone agricolo, realizzato appunto con copertura in eternit, ivi preesistente ed in loco smantellato ed interrato da diversi anni. Per i campionamenti di rito, sul posto interveniva anche personale dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale per la Campania (A.R.P.A.C.), dell’Ufficio di Avellino, all’occorrenza allertato dalla forestale intervenuta. Al momento gli esiti degli esami sui campionamenti eseguiti non sono ancora noti, anche se i sospetti della presenza di amianto sono tangibili, visti gli evidenti e numerosi frammenti di eternit rinvenuti, all’atto dei controlli, in entrambi i siti. Per tali fatti gli agenti del Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato di Castel Baronia (Av) hanno proceduto, su indicazione della Procura della Repubblica di Benevento, competente per territorio, a sequestro parziale dell’area di origine delle movimentazioni sospette, nonché a sequestro dell’intero fondo privato, di circa 1200 metri quadri, ubicato a Grottaminarda, per un volume complessivo di circa 1000 metri cubi.  Le verifiche dell’A.R.P.A.C. all’attualità vengono svolte con la massima diligenza e scrupolosità, visto che il fondo in località Tratturo non è molto distante da insediamenti civili. Sull’intera attività d’indagine, vige da parte degli inquirenti, il più stretto riserbo. Infatti all’attualità si sospetta che non tutto l’amianto sia stato smaltito unicamente nel fondo di Grottaminarda, ma, illegalmente, anche in altri siti. In ragione di ciò le attività connesse di indagine e contrasto da parte degli agenti della forestale, proseguiranno sull’intera provincia a ritmo serrato.

La problematica dello smaltimento illecito dei rifiuti speciali, spesso di natura pericolosa, quali l’amianto, attraverso occultamento in terreni privati e non, è purtroppo una piaga ed una tipica pratica illecita che affligge l’intera Regione Campania. Per tale fenomeno il Corpo forestale dello Stato è schierato in prima linea a difesa dell’incolumità ambientale e dei cittadini, come anche le tristi vicende legate alla terra dei fuochi ed allo sviluppo delle indagini del caso Isochimica di Avellino – Borgo Ferrovia, all’attualità purtroppo sembrano attestare.