Omicidio Meredith, assoluzione definitiva per Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Omicidio Meredith, assoluzione definitiva per Amanda Knox e Raffaele Sollecito

La Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Solo la Knox è stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata. “Finalmente è finita”: così Vanessa Sollecito, sorella di Raffaele, dopo la sentenza di assoluzione. “E’ finita… è finita…”: Francesco Sollecito, padre del ragazzo, ha accolto in lacrime la sentenza. “Stiamo piangendo di gioia” è riuscito solo ad aggiungere. Francesco Sollecito ha atteso con il figlio la sentenza. L’uomo ha avuto la notizia dell’assoluzione dalla figlia che gli ha telefonato nella loro casa in Puglia. In sottofondo nell’abitazione si sentono pianti e urla di gioia. “Meredith è la prima e la più grande vittima di tutta questa tragedia perché è colei che ha perso la vita e noi siamo sempre stati vicini alla sua famiglia. Anche loro potranno dire che c’è stata giustizia perché l’unico vero responsabile di quella terribile storia è stato condannato in via definitiva e sta scontando la sua pena”, ha detto ancora il padre del giovane assolto.  “Un lunghissimo abbraccio e un pianto a dirotto era l’unica cosa che io e Raffaele potevamo dirci”. Raffaele Sollecito è scoppiato a piangere non appena ha ricevuto la notizia del verdetto della Cassazione. “Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà”. “Sono ancora incredulo”, ha aggiunto. “Finalmente non dovrò più occuparmi di carte giudiziarie e posso tornare alla normalità”.

«Sono sorpresa e molto scioccata», ha detto Arline Kercher, la madre di Meredith.
«Ma è tutto qui per il momento». Di tono dimesso anche il commento dell’avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher. «È una verità difficile da digerire per la famiglia, per noi che l’abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna». La decisione della Cassazione, secondo Arline Kercher è «strana» dato che la coppia era stata condannata due volte in primo e secondo grado di giudizio. «Strano che la sentenza cambi ora in Cassazione. Al momento non ho alcun piano», ha detto rispondendo a chi le chiedeva cosa avesse intenzione di fare.