Taurano: i murales diventano arredo urbano.

Taurano: i murales diventano arredo urbano.

COMUNICATO STAMPA:

Per il terzo anno consecutivo, attraverso il progetto “Portici d’Autore”, l’amministrazione comunale di Taurano prosegue nella sua opera di riqualificazione urbana dei “supportici”. 
Quest’anno, nell’ambito del cartellone “Echi d’Estate” sono stati realizzati altri due murales. Il primo in Via Remondini; il secondo a conclusione di via Trivio.
A realizzarli due maestri del genere: gli artisti naifs Mora e Crisafulli. 
Positiva la risposta della popolazione e, soprattutto dei ragazzi, per questa iniziativa artistica, che va ad integrarsi al progetto “Comm’ è ‘o ditto accussì ‘o pitto”, riservato ai grandi maestri ceramisti italiani e stranieri, che stanno proponendo su mattonelle 40×40 la cultura popolare di Taurano. L’iniziativa promossa dal Comune di Taurano, nasce a dire il vero dall’intuizione dei professori Giuseppe Buonfiglio e Angelo Calabrese. 
«La piena riuscita di questa iniziativa, spiega il prof. Giuseppe Buonfiglio, fresco delegato alla cultura del comune di Taurano, è per noi motivo di orgoglio perché è finalizzata alla qualificazione del nostro centro storico, ma anche al recupero di luoghi magari dimenticati, che attraverso questo piano, vanno riacquistando colore e vita diventando oggetto di piacevole osservazione da parte di cittadini e ospiti».
Due i nuovi murales con tematiche che illustrano la memoria collettiva tauranese; tanti i consensi anche quest’anno, ricevuti dall’artista messinese Carmen Crisafulli e dal guastallese Franco Mora. 
Mora e Crisafulli sono giunti a Taurano il 9 agosto per poi ripartire il 16. 
In appena una settimana hanno realizzato due murales con la tecnica “acrilico su muro” dando lustro ancora una volta alla “ memoria storica” di Taurano. Due le tematiche trattate: una scena de “l’estate” e “Il sogno americano”!
Carmen Crisafulli ha ripreso il suo racconto sul ciclo delle stagioni; dopo la rappresentazione dell’ “autunno” con la raccolta delle olive (2012), ci ha proposto quest’anno l’”estate” con la mietitura, considerata anche a Taurano lavoro agricolo per eccellenza fino alla fine degli anni sessanta del secolo scorso oggi, e poi scomparsa e vivificata solo dalla memoria storica dei nostri anziani.
Distese di grano, sotto l’occhio vigile della chiesetta di Santa Croce, pronte per la mietitura, rappresentavano la ricchezza del nostro paese; al centro del quadro una spigolatrice, dal classico volto mediterraneo, col suo fascio di grano, appena mietuto; riconfermati anche in questo murales il fico d’india e la ginestra, una pianta resistente sia alle basse sia alle alte temperature, che non teme il freddo e si ambienta senza problema anche in zone con clima difficile; sopporta i forti venti e l’aria salmastra delle coste; può sopportare anche periodi di siccità molto lunghi; testimonia il carattere dei tauranesi.
L’altro murales affronta il tema del “Sogno Americano” ; Franco Mora, ci illustra una pagina amara della nostra storia della seconda metà dell’800, quando parecchi nostri compaesani, bisognosi di riappropriarsi di un presente per sperare in un futuro, furono costretti ad abbandonare il proprio paese per raggiungere il grande sogno, l’America; al centro del murales un veliero fantastico, che traghetta i nostri paesani verso una nuova vita; tanta è la gioia per la partenza che i contadini sembrano abbandonare lungo il viaggio le loro valigie di cartone; dagli oblò, invece, l’ultimo saluto ai propri parenti e al paese lontano, arroccato attorno al campanile, abbandonato con la speranza di raggiungere ’a ’Merica, la terra dei facili e rapidi arricchimenti o del “rifugio sicuro”; in realtà, l’America, che li accoglie è ben diversa da quella immaginata e sognata. 

La storia del progetto : Portici d’Autore
L’idea nasce nel 2011; lo scopo è quello di ristrutturare ed istoriare i por¬tici, luoghi, dove, una volta, pulsava la vita tauranese, recuperare la memoria storica e popolare di Taurano; cinque i murales già realizzati, con tecniche varie; quattro gli artisti, finora coinvolti nel progetto Portici d’autore: Franco Mora, Carmen Crisafulli, Luigi Credentino, Mirko Bajsic (Croazia).
Altri due murales sono stati realizzati quest’anno dai maestri naifs Franco Mora e Carmen Crisafulli.
Accanto ai pittori naifs e non, un nutrito gruppo di Maestri ceramisti della Scuola d’arte Palizzi di Napoli (Brancaccio Renato, Castiello Sonya, Diste¬fano Pasquale, Infante Guido, Lonardo Rita, Mate, Ruggiero Anna, Salier Renato) hanno avviato il percorso artistico open air «comm’è ‘o ditto accussì ‘o pitto», le cui finalità sono quelle di trasferire su piastrelle, allestite lungo le vecchie strade del centro storico, il senso dei nostri motti, cari alla religione del lavoro e della vita quotidiana dei padri dei nostri padri, rivisti attraverso il loro originale immaginario. I temi, utilizzati dagli artisti, si ispirano per lo più all’infanzia, la religione, i miti, le leggende, le tradizioni popolari, l’am¬biente, il mondo del lavoro, le feste etc. 
È ancora presto per fare un consuntivo sulle due iniziative; la cosa comunque certa è che questi due percorsi open air, «Portici D’Autore» e «comm’è ‘o ditto accussì ‘o pitto», nati da una idea dei proff. Giuseppe Buonfiglio e Angelo Calabrese, diventano, giorno per giorno, sempre più, parte integrante del nostro tessuto urbano che li ospita. Tessuto che valorizzano e dal quale sono valorizzati.