Pasqua. Italiani tradizionalisti, 1 su 2 mangia pesce Venerdì Santo

Pasqua. Italiani tradizionalisti, 1 su 2 mangia pesce Venerdì Santo

Il venerdì Santo il pesce è protagonista sulle tavole di più un italiano su due (52%) che intende rispettare una tradizione culturale e religiosa profondamente radicata nella popolazione”. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè sui consumi degli italiani per il tradizionale appuntamento che precede la Pasqua.

Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti è, “laddove possibile, di acquistare direttamente dal pescatore, o se da un attività commerciale verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la ‘zona Fao 37’ se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo, controllare che la carne del pesce abbia una consistenza soda ed elastica, che la pelle sia lucida, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e che siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi o concavi, mentre l’odore non deve essere forte, sgradevole o con richiami all’odore dell’ammoniaca”.  Se si è in grado di conoscere bene le specie e la qualità è infine “meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne. Altrimenti appare meglio affidarsi ad un pescatore o ad una pescheria di fiducia”.