SOLOFRA: Nota del sindaco Michele Vignola su manifesto acqua

SOLOFRA: Nota del sindaco Michele Vignola su manifesto acqua

Questo è l’ennesimo tentativo per denigrarmi. Non c’è stato nessuno che si è speso come la nostra Amministrazione per fare in modo che la gestione dell’acqua rimanesse a Solofra e che, nel contempo, fosse pubblica. E’ quindi  un’infamia”. Così Michele Vignola, sindaco di Solofra, replica ad un manifesto pubblico apparso in città recante la scritta “Il sindaco fa acqua”. E proprio su questo fronte, il primo cittadino tiene a precisare: “Da diversi anni  secondo alcune disposizioni dell’Unione Europea e del Governo nazionale, le Regioni devono ridurre e accorpare la gestione del servizio idrico, superando tutti i piccoli gestori come i nostri (Irno Service e Codiso). Sin dal mio insediamento, invece, mi sono attivato immediatamente,  cercando di recuperare in beve tempo il ritardo accumulato negli anni precedenti considerato che nessun passo era stato fatto in direzione del nuovo affidamento del servizio idrico integrato nell’ambito del territorio campano”. “Come Amministrazione – continua – abbiamo chiesto al nostro Ato 1 (Avellino-Benevento) e alla Regione Campania di continuare ad avere, in futuro, nel sub-ambito solofrano, l’affidamento del servizio della gestione delle acque, attraverso due delibere di Giunta municipale ed una di Consiglio Comunale. Stiamo anche portando avanti tutto l’iter e gli atti per consentire all’Irno Service e al Codiso (che saranno accorpate) di avere i requisiti necessari all’affidamento della gestione del ciclo integrato dell’acqua. Abbiamo anche modificato lo Statuto del Comune di Solofra (con un atto del Consiglio Comunale), inserendo tra i principi fondamentali che l’acqua a Solofra deve rimanere pubblica. Infine, di recente la nostra Amministrazione si è anche  opposta (con delibera di Giunta) con successo, insieme ad altri Comuni irpini,  alla legge di riordino del servizio idrico che la Giunta Caldoro stava portando avanti e che avrebbe eliminato qualsiasi nostra possibilità di concorrere alla gestione”.   “Questi sono i fatti. Noti a tutti. Dunque – conclude Vignola – il manifesto capovolge totalmente la realtà delle cose. Viceversa altri sanno bene cosa  vuol dire  vendere l’acqua”