Avella, chiudono tutti i negozi del centro. La nota di Michele Amato.

Avella, chiudono tutti i negozi del centro. La nota di Michele Amato.

“Chiudono i negozi, c’è poca gente, chiude Piazza Convento, si, la bella piazza di un tempo, dove il sabato e la domenica c’era un sacco di gente che veniva anche da fuori. Ma dove sono finiti tutti e perchè chiudono i negozi? qualcosa non va. Negli ultimi 8 anni hanno chiuso: Harry’s bar, Martino’s bar (ex pasticceria del corso), Bar San Francesco, Ladra di favole, Terry Fashion, Zucchero e Cannella, Sotto Zero ed una Parafarmacia, per fortuna resistono Il Gomitolo, La bottega della Mozzarella, l’orefice, Bar Clanis, una Tabaccheria, Refran e il Club Napoli, aprono poi il Club Benna Sala Biliardo e Rosabbella Pub. Un bilancio chiaramente in negativo. Vari i motivi, il primo sicuramente la crisi che si riflette su ogni cosa, poi il fattore logistico perchè non vi è un passaggio continuo di auto come succede per Via Nazionale delle Puglie, le strisce blu che funzionano poco, poi la poca creatività e il disinteresse dei gestori e dei commercianti per le questioni pubbliche, inoltre non ci sono attrattive e gran parte degli eventi vengono organizzati a Piazza Municipio. Io credo che con la buona volontà di chi investe nel centro storico e la fantasia si possa attrarre un maggior numero di persone e quindi affollare la piazza come negli anni 80-90. Dalla nascita vivo all’ombra del Convento e di sicuro mi impegnerò insieme agli altri giovani e commercianti per riportare gente a patto che ci sia più unione e vengano incentivate e promosse tutte le iniziative. Per il prossimo 8 settembre festa patronale farò delle proposte al Comitato Festa, non credo sia giusto organizzare tutto a Piazza Municipio, quest’ultima non è stata colpita dalla crisi perchè c’è la sede comunale, la comunità montana ed è affollata nei giorni di festa e durante gli eventi, a parte che è pure bella per la presenza del Palazzo ducale, ma Piazza Convento ha fatto la storia di alcune generazioni, insomma ci vuole un pò più di attenzione per le “riggiulette”. Nel 2015 con l’Amato Creative, un associazione creativa che poi diventerà una cooperativa da me fondata, cercherò di puntare proprio al rilancio del centro storico insieme a tutti coloro che vorranno sposare i miei progetti e realizzare le mie idee. I giovani credono poco nelle loro potenzialità, Avella può dare tanto, basta crederci. Ognuno deve fare la sua parte”.