AVELLA. “Clementino” smentisce la “Fondazione Avella Città D’arte” e il sindaco Domenico Biancardi sui motivi del mancato concerto all’anfiteatro.

AVELLA. Clementino smentisce la Fondazione Avella Città Darte e il sindaco Domenico Biancardi sui motivi del mancato concerto allanfiteatro.

Riceviamo e pubblichiamo

Egr. Direttore di Bassairpinia.it

In merito all’articolo apparso sul suo sito il 30 agosto u.s., è doveroso replicare a quanto infondatamente ed in modo del tutto inverosimile è stato dichiarato da tal Amato Michele e dal sindaco di Avella, Domenico Biancardi, in ordine alla presunta rinuncia del rapper Clementino alla manifestazione canora presso l’anfiteatro di Avella. Ebbene, va precisato, che il giorno 25/07/2014 presentavo presso il Comune di Avella (Prot. 3356) istanza diretta ad avere la disponibilità del complesso monumentale-archeologico per il giorno 27/09/2014 (e non 28 come erroneamente indicato). Presentata l’istanza, quale mandatario della Tritolo s.r.l., mi recavo, in compagnia di persone di comune conoscenza presso l’abitazione del sindaco, il quale, preliminarmente, mi faceva presente che, come da prassi  occorreva dare un contributo alla Fondazione “Avella Città d’arte” (circostanza a me già nota), pari ad euro 3000, in quanto costoro avrebbero garantito la vigilanza a mezzo della protezione civile ed una generica, non meglio precisata assistenza. Feci presente che appariva oltremodo eccessivo l’importo a titolo di contributo per una collaborazione che, tutto sommato, avremmo potuto autonomamente organizzare per un costo nettamente inferiore, considerato anche le altre spese che avremmo dovuto accollarci per la messa in sicurezza del sito. Mi fu riferito dal sindaco che avremmo poi certamente trovato con i responsabili dell’associazione un punto di incontro sull’ammontare del contributo e che, comunque, mi avrebbe fatto sapere a breve sulla fattibilità dell’operazione. Successivamente nessuna comunicazione né ufficiosa né ufficiale mi è pervenuta da parte del destinatario dell’istanza di autorizzazione, né sono  stato contattato telefonicamente o in altro modo, contrariamente a quanto si legge nel comunicato. Avendo Clementino interesse a chiudere il tour alla fine di Settembre, vista la ristrettezza dei tempi, in data 06 Agosto 2014, (Prot. 3480) veniva presentata la comunicazione della quale, perdurante il silenzio, si revocava l’istanza di autorizzazione di cui sopra per usufruire dell’anfiteatro. Nemmeno in ordine a tale ultima comunicazione è pervenuta un riscontro ufficiale. C’è da chiedersi: come è possibile programmare un incontro con il Tavolo Coordinamento Eventi  il 28 Agosto, ovvero dopo 20 giorni dalla presentazione dell’istanza di revoca??? Questi i fatti! Tutti documentabili.

Per opportuna conoscenza della verità, è bene precisare che la partecipazione di Clementino alla trasmissione televisiva Pechino Express che andrà in onda il 7 Settembre, è stata concordata con sottoscrizione del contratto nel mese di Aprile 2014 e quindi è una vicenda completamente estranea e mette in evidenza il carattere diffamatorio perpetrato dal signor Amato, il quale è invitato, prima di scrivere, a documentarsi. E lo stesso dicasi per chi pubblica una notizia non supportata da fonti certe.

Non posso omettere di rendere noto che per Clementino esibirsi nel complesso storico-monumentale di Avella sarebbe stato un onore, anche perché si trattava di una scelta proiettata nell’ottica della compatibilità tra classico e moderno. Tutto ciò non è stato compreso da chi, o da coloro, sono stati proposti ad avere lungimiranza piuttosto che anteporre l’aspetto economico perdendo così di vista che l’iniziativa avrebbe abbinato la bellezza monumentale e la passione per la musica, conseguendo, il non modesto risultato, di portare nell’anfiteatro tanti giovani.

Tanto dovevo.   Salvatore Maccaro