AVELLA. Turismo, il sindaco Biancardi all’opposizione: “Noi abbiamo fatto tanto, chiedo più collaborazione”. VIDEO

AVELLA. Turismo, il sindaco Biancardi allopposizione: Noi abbiamo fatto tanto, chiedo più collaborazione. VIDEO

In materia di promozione turistica non si è fatta attendere in Consiglio Comunale la replica del sindaco Biancardi all’opposizione, in particolare al capogruppo Chiara Cacace. Il primo cittadino ha difeso la scelta della maggioranza di affidare alla Fondazione Avella Città d’Arte o a qualche organo riconosciuto come ad esempio una Cooperativa l’incarico di gestire le risorse umane da impegnare nei siti archeologici nei prossimi anni con l’attivazione del Nucleo di Vigilanza e Promozione Turistica, tutto questo in piena autonomia, in attesa del decollo del Polo Turistico con Nola, Cimitile e qualche altro paese inserito nell’ambito territoriale. Il sindaco ha difeso e sottolineato l’impegno dell’amministrazione alla valorizzazione di tutto il patrimonio grazie alle azioni svolte negli ultimi anni, azioni da ritenersi determinanti sopratutto sotto l’aspetto culturale, un passo in avanti mai fatto prima d’ora ad Avella. Inoltre ha chiesto ai membri di “Cambia Avella” di collaborare con proposte ed azioni utili per continuare insieme il processo di crescita, respingendo così le prese di posizione, ritenendo opportune ulteriori discussioni in consiglio. Biancardi non perde tempo e pur di correre come un treno,mentre con una mano lavora, con l’altra cerca di afferrare l’opposizione per farsi aiutare. “Cambia Avella” nonostante le perplessità così recepisce il messaggio e tramite il capogruppo Cacace  promette di portare in consiglio proposte concrete che riguardano sopratutto il centro storico e il commercio, i parchi, i parcheggi e ciò che si trova aldilà delle aree archeologiche. Biancardi poi sulla nocciola avellana dichiara la sua disponibilità a mettere in campo le forze necessarie affinchè diventi un prodotto unico e il simbolo di Avella, a sostituzione del cinghiale, attuando quest’ultima modifica  solo dopo un referendum popolare. (Michele Amato)