L’ennesima richiesta di rimozione del famoso gradino che “strozza” Via Iardino questa volta sopraggiunge “via facebook” direttamente nella bacheca, oramai diventata istituzionale, del primo cittadino avellano Domenico Biancardi. Le auto attraversano quella stradina che anticamente corrispondeva ad un accesso laterale al giardino annesso al palazzo baronale (perciò Via Iardino, giardino) quando da quelle parti vi era il muro che tracciava il confine. E’ collegata con il quartiere San Romano ed è parallela a Via San Vincenzo Pallotti. Quando in quest’ultima accedono numerose auto, in particolare durante l’orario scolastico poichè è ubicato l’istituto “Pallotti”, Via Iardino si trasforma in una valida strada alternativa che permette il decongestionamento del traffico. Ma il gradino in questione non permette facili manovre e molto spesso gli automobilisti devono fare i conti con forature o altri tipi di danneggiamenti così come è capitato al Sig. Antonio di Baiano. Uno dei tanti. Uno che ha scritto al sindaco chiedendo di risolvere definitivamente il problema.
Ecco la segnalazione “via facebook” del Dott. Antonio Vecchione:
“Carissimo Sindaco, sai bene che sono tra coloro che hanno apprezzato i notevoli successi conseguiti dall’amministrazione negli ultimi anni e l’ormai consolidata affermazione di Avella come città d’arte.Sai anche che mi sento a pieno titolo parte integrante delle sei comunità del baianese, nessuna esclusa, e, quindi, anche cittadino Avellano. Ed è per questo che mi permetto di farti osservare che se la promozione turistica è importante, un amministratore deve anche saper porre attenzione alla qualità della vita quotidiana, a facilitare lo svolgersi delle attività dei cittadini, alle piccole realtà del paese, alle strade, ai tanti servizi minori ma importanti. Vengo al problema. Qualche mese fa ti telefonai per informarti di aver subito un ingente danno nel mentre attraversavo in auto via Iardino, un vicolo a senso unico, stretto ma trafficato. Ho urtato con la ruota anteriore destra uno scalino di una casa privata che invade pericolosamente la pubblica strada, distruggendo pneumatico e cerchione. Basta un attimo di disattenzione e il rovinoso impatto è inevitabile. Il gommista da cui ho riparato la ruota, sorridendo, ha cercato di rincuorarmi “Non ti rammaricare, caro Antonio, numerosi gli incidenti di tal genere a via Iardino. Quello scalino mi procura molto lavoro” . Oggi pomeriggio si è ripresentato il problema, anche se di natura diversa. Non è stato possibile effettuare uno scarico di merce nella stessa strada, in quanto lo scalino incriminato, restringendo la carreggiata, ha impedito al furgone carico di passare. Da qui il mio invito a risolvere il problema. Tengo a precisare che si tratta di aprire un dialogo col proprietario della casa e trovare insieme una soluzione che possa, in futuro, evitare difficoltà ed incidenti. Sarebbe un eccellente esempio di collaborazione “serena” tra cittadini e istituzione, base su cui si costruisce la pace sociale. Da cittadino “avellano”, te ne sarò grato.”
A questa pubblica richiesta si associano anche altri cittadini avellani e della Valle del Clanio che hanno attraversato o attraversano con difficoltà Via Iardino. C’è da dire che alcuni residenti di quella strada si oppongono alla rimozione e ritengono addirittura che il gradino in cemento fosse utile per il rallentamento delle auto in transito. Ma a giudicare dalla direzione della stradina le auto rallenterebbero lo stesso perchè quella è una strettoia, a prescindere dal gradino. Il “gradino della discordia” fungerebbe da dissuasore, scomodo e talvolta pericoloso. Il sindaco Biancardi rispondendo alla segnalazione di Vecchione ha promesso l’intervento da parte di un tecnico per valutare ed eventualmente agire, interpellando, o trovando un accordo se necessario con il proprietario, tenendo ovviamente conto del codice della strada e di tutte le normative vigenti.
(Michele Amato)
