LA PAROLA DELLA DOMENICA. ‘’Chi non vive l’Amore verso il prossimo non può entrare in Paradiso’’

LA PAROLA DELLA DOMENICA. ‘’Chi non vive l’Amore verso il prossimo non può entrare in Paradiso’’

34 DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – FESTA DI GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO – ANNO A –
Dal Vangelo secondo Matteo 25,31-46
Con la festa di Gesù Re dell’universo, si conclude l’ ‘’anno liturgico’’ che è l’anno della Chiesa. Quest’ultimo si distingue dall’anno civile in quanto inizia con la prima domenica di avvento, che non cade mai in una data precisa, e si conclude appunto con questa festa. L’anno liturgico è composto da cinque periodi: avvento, natale, quaresima, pasqua e tempo ordinario e consiste in un viaggio spirituale che, attraversando tutta la storia della salvezza, un giorno si concluderà proprio con la solennità che celebriamo oggi: ‘’Quando il Figlio dell’uomo ‘’verrà’’ nella Sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria …’’.
Allora il mondo non finisce quaggiù: quel ‘’verrà’’ è tutta la nostra speranza, è la ragione del nostro dovere di essere altruisti, è il motivo per cui con gioia, e pace nel cuore, viviamo la grande arte della perseveranza. Ogni giorno il cristiano deve meditare sul meraviglioso giorno della vita del mondo che ‘’verrà’’. Chiediamoci, dunque, cosa ci chiederà quando lo vedremo? La risposta di Gesù la ritroviamo proprio nel vangelo di oggi, che ci descrive la materia dell’ultimo esame e, quindi, su cosa saremo interrogati. La materia che ci chiederà di trattare è ‘’la carità’’ e su cosa ne abbiamo fatto.
Egli non ci interrogherà sul nostro modo di pensare, di pregare o di aver fede, ma su come abbiamo letteralmente trattato il nostro prossimo! San Giacomo dice: ‘’La fede senza le opere è morta!’’. Anche San Paolo dice: ‘’Possiamo avere tutta la fede che vogliamo anche tale da trasportare le montagne … ma se non abbiamo la carità, non siamo nulla!’’.
Per essere salvi non dobbiamo semplicemente conoscere Gesù, ma siamo chiamati a ‘’riconoscerlo’’ nella nostra famiglia, nella nostra comunità, sul posto di lavoro, nei sofferenti e nei poveri.
Ecco Gesù, dunque, che ci descrive la scena del dialogo tra Lui e le anime. I giusti diranno: ‘’E quando Signore ti abbiamo visto affamato …. ‘’. Ed Egli risponderà: ‘’ Ogni volta che avete fatto … ‘’.
Dio è presente, anche se tantissime volte sembra assente. Egli è più vicino che mai. Noi possiamo davvero servirlo, accarezzarlo, assisterlo, prenderci cura di Lui nel fratello e nella sorella che ci passa accanto in ogni momento della nostra vita. Il cristianesimo è tutto qui! Chiunque vive il vero amore, gratuito, concreto nei confronti del suo prossimo va in Paradiso; chi invece non vive l’amore verso il prossimo non può entrare in Paradiso che è la casa dell’amore, anche se è battezzato, cresimato e ha ricevuto la comunione. L’inferno esiste davvero ed è una creazione della libertà dell’uomo che non sceglie Dio. Il Signore ne prende atto con molto dolore, e si inchina dinanzi alla nostra libertà.
Interroghiamoci, dunque, sin da questo momento: verso quale strada è diretta la nostra libertà? Auguri di una vita da paradiso, incentrata sulla santa carità!

Don Giuseppe Parisi