AVELLA. Un viaggio nel passato per costruire il futuro: Avella si mette “in gioco”

AVELLA. Un viaggio nel passato per costruire il futuro: Avella si mette “in gioco”

AVELLA. Un viaggio nel passato per costruire il futuro: Avella si mette “in gioco” Partire dal passato per costruire il futuro. Un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni passate del proprio territorio, riproposte sotto forma di giochi, sagre, fiere… E’ quello che si propone l’Associazione culturale “I rami del Melo”, che nasce, come scrivono gli stessi promotori dell’iniziativa, “dall’aggregazione spontanea di un nutrito gruppo di amici che amano Avella e per Avella hanno deciso di costituire questa ‘società’ con l’unico scopo di offrire al pubblico momenti di cultura e di svago”.  Scegliendo come proprio motto “l’esperienza del passato è il nostro futuro”,  questa squadra piena di iniziativa e legata alla propria terra, organizzerà diverse manifestazioni e da giugno a settembre, allieterà compaesani e non,  con sagre, balli, giochi tradizionali , come il classico palo della Cuccagna, e persino un Expo, “Avella città d’Arte”, in programma ad Avella in Via Francesco De Sanctis –Plesso scolastico dal 6 al 14 luglio 2013. Tema della fiera, sarà la riscoperta dell’economia della tripla A: “Avella, Artigianato, Agricoltura” . “In questo momento difficilissimo per le imprese e per i consumatori,  si legge sul sito dell’Associazione, vorremmo sottolineare con forza che una delle vie per far ripartire l’economia in modo serio e affidabile è tornare a “saper fare”. In un’epoca in cui l’economia è soprattutto finanziaria e speculativa, intravediamo come possibile percorso di uscita dalla crisi la capacità del nostro sistema economico di rispondere con alternative concrete fondate sulla produzione e sul lavoro che perseguano il fine di creare un’economia più sostenibile.

Porteremo in fiera le eccellenze locali, per il primo anno, sperando che poi nelle successive edizioni diventino nazionali ed internazionali,  che, sul tema della sostenibilità sociale ed ambientale, hanno dimostrato come si possono indicare delle vie di uscita percorribili e affidabili. Oltre che al “saper fare” vorremmo puntare anche al “far sapere”, ossia alla divulgazione su vasta scala dei temi legati all’economia sostenibile e solidale. Per usare uno slogan provocatorio ma efficace, che giochi ancora sulla lettera A, ci piacerebbe quindi dire: “l’economia tradizionale ci ha portato alla Z, noi ripartiamo dalla A….vella!”.  Spazio dunque all’economia, ma anche alla cultura, alla musica , al teatro… un mix vincente per  strappare un sorriso al pubblico,  permettendogli di riscoprire la gioia di vivere in pieno la propria Terra.