NOLANO. Dopo Tufino e Nola anche i fedeli di Cicciano contro la scelta del Vescovo di trasferire il parroco. La comunità gli scrive

NOLANO. Dopo Tufino e Nola anche i fedeli di Cicciano contro la scelta del Vescovo di trasferire il parroco. La comunità gli scrive

NOLANO. Dopo Tufino e Nola anche i fedeli di Cicciano contro la scelta del Vescovo di trasferire il parroco. La comunità gli scriveUna vera e propria  rivoluzione nelle parrocchie del nolano sta creando non poco malcontento nel varie comunità che tra qui  a breve si troveranno con il cambio del parroco. Dopo Tufino e la parrocchia Stella di Nola è Cicciano a protestare per la partenza del parroco Don Giovanni D’Andrea ad altra Comunità. I fedeli hanno scritto una missiva indirizzata al Vescovo Marino chiedendo di rivedere la decisione e rispettare nelle scelte anche il parere dei fedeli, esprimendo il loro disappunto per la scelta operata.  Ecco la lettera e il suo contenuto

Eccellenza Reverendissima, Monsignor Francesco Marino, Chi le scrive è un gruppo di fedeli di Cicciano, appartenenti alla Parrocchia di San Pietro e Paolo e Immacolata Concezione, per esprimerLe il disappunto in merito alle vicende che hanno interessato la nostra Parrocchia e in particolare il trasferimento dell’attuale titolare Don Giovanni D’Andrea ad altra Comunità, sebbene più grande e di maggiore prestigio. Ci ha colpito e non poco l’annuncio della sua sostituzione con altro parroco.

Eccellenza, se in sei anni si sono succeduti alla guida della nostra Comunità ben tre sacerdoti, significa che evidentemente il problema non è del Pastore, ma forse della Comunità o parte di essa, dovuto anche all’accorpamento delle due Comunità parrocchiali fortemente diverse tra loro.

Non conosciamo le motivazioni che hanno spinto  a tale avvicendamento, ma vogliamo esternarLe semplicemente il nostro disappunto.

Ci sentiamo penalizzati e ingiustamente puniti perchè riteniamo che il lavoro iniziato da Don Giovanni andava portato a termine. Un lavoro di pastorizzazione ma non solo, di coinvolgimento dell’ intera Comunità anche al di fuori delle attività religiose ed ecclesiastiche. In un momento di precarietà sociale e lavorativa per i giovani e meno giovani, Don Giovanni aveva intrapreso un percorso di ascolto e di aiuto non solo spirituale. Don Giovanni  è stato ed è  per tutti noi una presenza certa, un punto di riferimento.

Attesa la Sua autonomia, riteniamo però Eccellenza che determinate scelte vadano condivise con la Comunità e che bisogna sentire sempre le “due campane”, approfondire, indagare.

Ci creda Eccellenza, in Don Giovanni abbiamo sempre trovato un pastore dedito giorno e notte allo svolgimento della missione e secondo i canoni spirituali che la carica richiede.

Siamo certi che ha scelto nel giusto, in totale serenità e senza condizionamenti alcuni. A noi resta il rammarico dell’ennesimo avvicendamento a capo di una Comunità che deve, probabilmente ricercare le cause del suo malessere altrove.

Eccellenza non sta a noi interferire in scelte e valutazioni che sono Sue e Sue soltanto, La preghiamo solo di considerare ancora la Sua scelta. Certi di trovare in Lei un cuore aperto e sensibile alla richiesta esposta, imploriamo Sua Paterna Benedizione. I vostri devoti.

Molti si domandano come mai in questi tempi di sempre poca partecipazione dei cittadini  alla vita della parrocchia si cerca di far allontanre, con delle scelte e decisioni impopolari, quei pochi fedeli rimasti?