Abusi edilizi e violazioni alla normativa sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari: nove persone denunciate dai Carabinieri Forestali

Abusi edilizi e violazioni alla normativa sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari: nove persone denunciate dai Carabinieri Forestali

I Carabinieri Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino e della Stazione Carabinieri Forestale di Volturara Irpina, nell’ambito indagini afferenti la regolarità dei complessi turistico-ricettivi realizzati in aree a destinazione agricola, hanno deferito in stato di liberà alla Procura della Repubblica di Avellino nove persone.

L’attività d’indagine, condotta unitamente ai colleghi della Stazione Forestale di Volturara Irpina, ha permesso di ritenere i nove soggetti responsabili, a diverso titolo ed in concorso tra loro, della progettazione, costruzione ed utilizzo di un complesso turistico-alberghiero ubicato in un comune limitrofo ad Avellino, sulla base di titoli rilasciati in violazione delle normative vigenti.

Nello specifico, i Carabinieri accertavano che il competente Ufficio Tecnico Comunale aveva rilasciato vari permessi per la realizzazione ex novo di un immobile destinato all’esercizio di attività agrituristica, in violazione della normativa nazionale e regionale sugli agriturismi.

La struttura risultava non conforme anche alle prescrizioni del piano urbanistico comunale vigente; le violazioni accertate afferivano il numero massimo dei piani realizzabili, le altezze massime realizzabili, il mancato calcolo volumetrico del piano interrato e del piano ammezzato, la realizzazione di una mansarda.

Il complesso immobiliare risultava avere così una volumetria di oltre sedicimila metri cubi, a fronte di un massimo di mille metri cubi autorizzabile in base allo strumento urbanistico vigente.

Oltre a ciò, i predetti militari, coadiuvati dal personale dell’A.S.L. di Avellino, procedevano a sottoporre a sequestro amministrativo numerosi prodotti alimentari privi di sistema di rintracciabilità e, in particolare, 50 quintali di patate in cattivo stato di conservazione e detenuti in locali non idonei; 75 ettolitri di vino; 400 bottiglie di vino bianco. E poi: formaggio fresco, pane grattugiato, dolci e insaccati vari.