Alla Casa di Cura S. Rita di Atripalda si discute sul “Ruolo del Glutatione e nuove forme farmaceutiche. Danno epatico da alcool, virale, metabolico”, saranno presenti i medici di base

Alla Casa di Cura S. Rita di Atripalda si discute sul “Ruolo del Glutatione e nuove forme farmaceutiche. Danno epatico da alcool, virale, metabolico”, saranno presenti i medici di base

Oggi, alle ore 18, presso la Sala Conferenze della Casa di Cura S. Rita di Atripalda si svolgerà un interessante evento formativo dal titolo “Ruolo del Glutatione e nuove forme farmaceutiche. Danno epatico da alcool, virale e metabolico” destinato a tutti i medici ed in particolar modo ai medici di base il cui ruolo è determinante nel primo approccio a tante patologie epatiche.

L’evento, organizzato in collaborazione con Biomedicafoscama Group, sarà aperto dal saluto della prof. Virginia Mazzon Taccone, responsabile della Qualità e del Personale della S. Rita. A seguire la presentazione dell’evento da parte della dott. Olga Stankevych e la relazione del prof. Gaetano Iaquinto su: “Danno epatico da alcool, virale e metabolico. Etiopatogenesi e ruolo del glutatione”. Sul “Riscontro ecografico” relazionerà il dott. Massimiliano Fontana, responsabile della Medicina Generale della S. Rita; sulla “Valutazione endoscopica” sarà invece relatore il dott. Bruno Perugini, responsabile del servizio di Endoscopia della clinica; l’incontro sarà concluso dal prof. Iaquinto che parlerà della Terapia e dalla discussione finale con i colleghi presenti.

Come si vede si tratta di un appuntamento orientato a fornire un’informazione scientifica puntuale ed aggiornatissima ma fortemente orientata a fornire ai presenti strumenti molto pratici e concreti di approccio a patologie che sono molto più frequenti di quel che si immagina.

A differenza di quanto accadeva in passato, infatti, l’età di approccio all’alcool si è vertiginosamente abbassata e le condizioni di vita e le cattive abitudini alimentari ormai dilaganti rendono i danni al fegato molto più frequenti e diffusi. Di fronte a questa nuova emergenza sono i medici di base ad essere in prima linea e a dover individuare subito quando è il caso di avviare il paziente al consulto con uno specialista o al riscontro ecografico o endoscopico.