Architetti ed Ingegneri riflettono sulla ricostruzione del post-sisma in Irpinia

Architetti ed Ingegneri riflettono sulla ricostruzione del post sisma in Irpinia

Si è tenuto nel pomeriggio il convegno organizzato in modalità webinar, dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Avellino, dal tema “Quaranta anni dopo, riflessioni sulla ricostruzione del post-sisma in Irpinia”. Ha introdotto l’evento, Carmine Tomeo, consigliere dell’ordine degli architetti con una citazione del giornalista Indro Montanelli sulle emergenze calamitose. Hanno relazionato:l’arch. Erminio Petecca, presidente degli architetti Irpini, l’ing. Vincenzo Zigarella, presidente degli ingegneri irpini, Armando Zambrano, presidente del consiglio nazionale degli ingegneri e Giuseppe Cappochin, presidente del consiglio nazionale degli architetti, secondo il quale per ottenere opere utili e belle occorre che le pubbliche amministrazioni indicano i concorsi di progettazione, accentrando, inoltre, la sua riflessione sull’importanza della qualità dell’architettura nell’ambito della ricostruzione, alla luce delle esperienze in questi quarant’anni che sono trascorsi dal drammatico evento del terremoto dell’Irpinia. Sono inoltre intervenuti Roberta Santaniello, dirigente della regione Campania, Bruno Discepolo, assessore al governo del territorio della regione Campania, per il quale a volte la ricostruzione post sismica non è stata sempre all’altezza del compito affidatogli. Generoso Picone, giornalista del Mattino, ha sottolineato l’importanza della qualità architettonica degli interventi per evitare gli spopolamenti dei piccoli borghi. Fernando Fraternali, professore dell’Università di Salerno, ha illustrato degli esempi di buona ricostruzione in Irpina come la casa della cultura Victor Hugo e la città ospedaliera. Aldo Vella, architetto ed autore del breviario di anatomia urbana, di recente pubblicazione, ha riportato l’attenzione sul ripensamento dei paesi irpini. Carlo De Luca, presidente della sezione regionale InArch, ha svolto una sintesi sulle strategie urbanistiche attuate, identificando il caso irpino come la generazione di un modello da applicare nel futuro, in casi di calamità. Raffaele Troncone, architetto e capo della delegazione FAI di Avellino, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro, ha ripercorso le molte tappe della sua esperienza lavorativa in Irpinia. Nel corso dell’evento sono state proiettate le immagini dei migliori lavori di architettura realizzati negli ultimi 40 anni in Irpinia. “Grande partecipazione all’evento, circa un migliaio i collegamenti al webinar, un seminario di cui farne tesoro alla luce dei temi trattati e della preparazione dei relatori sull’argomento approfondito”, lo dichiara il presidente degli architetti irpini Erminio Petecca.
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