Aree interne ed interiori, il Festival di Paesaggio a Sant’Andrea di Conza. Tre giorni in Alta Irpinia con lezioni, dibattiti, teatro

Aree interne ed interiori, il Festival di Paesaggio a Sant’Andrea di Conza. Tre giorni in Alta Irpinia con lezioni, dibattiti, teatro

Festival di Paesaggio a Sant’Andrea di Conza (Av). Tre giornate di studio, confronti, teatro, letture per offrire nuove visioni e approcci inediti alla concezione di aree interne. Da venerdì 6 a domenica 8 settembre l’associazione Bottega delle Mani è in Alta Irpinia, in un appuntamento curato da Mario Pagliaro. Direzione scientifica di Ugo Morelli. Il professore parlerà di innovazione delle aree interne, montane e rurali, a partire dalle loro risorse: luoghi di interazione e dall’enorme ricchezza ambientale (sabato alle 20.00 presso l’ex fornace). DirezioPaesaggio è alla quarta edizione. Un momento di formazione ed approfondimento sulle tematiche legate alla conoscenza, valorizzazione e gestione seguendo la Convezione europea del Paesaggio. Quest’anno è stato scelto come tema le Aree interne – interno/interiore: “Perché diventino interiori– spiegano gli organizzatori -. Come un cuore, vero, con i suoi ventricoli, atri e derivazioni nervose, organo interno che permette la vita ma anche rappresentazione ideale del nostro pensiero più interiore”.

A raccontare il senso dell’edizione 2019 è l’architetto Mario Pagliaro: Si parla sempre e troppo, di Paesaggio, quale puro elemento estetico o identitario. Anche la strategia nazionale per le aree interne, pur meritoria nelle intenzioni, parte da un errore di fondo: identifica le aree interne, come quelle geografie più o meno distanti da una metropoli e questa, il centro di gravità verso cui farle tendere fisicamente, con più o meno velocità. Anche per questo peccato originale, nelle comunità interne cresce la rassegnazione di considerarsi la sfortunata porzione di mondo, lontana dalle opportunità. La ricetta che più sentiamo ripetere, infatti, è la necessità di potenziare le reti viarie, velocizzare la mobilità. Ma così facendo, implicitamente, si ammette che la vita, quella vera, non possa più stare nei piccoli paesi. Da questi, per quello che si legge spesso, si dovrebbe solo velocemente entrare o uscire. Allora non dovremmo chiamarle aree interne, ma aree pendolari. Per cambiare – specifica Pagliaro – si deve intendere ri-funzionalizzare. Creare nuove funzioni che siano compatibili con l’esistente ma anche con trasparenti prospettive di mercato”.

Il programma. E’ articolato in vari momenti delle giornate, con spazi aperti al pubblico e altri riservati ad architetti e studenti. Saranno naturalmente aperti gli spettacoli e i confronti. Si parte venerdì 6 settembre, alle 17.00, nella libreria Tuttolibri con “C’era una volta quello che vediamo oggi”. Il paesaggio come racconto: protagonisti i bambini, con Mario Pagliaro e Maria Antonietta Scolamiero. Sempre venerdì, ore 18.00 in largo Solimene, “Paesaggio si fa, non si dice”. Introduce Pietro Vigorito – Pro Loco “Terra di Sant’Andrea”. Modera Michele Carluccio. Intervengono: Gerardo D’Angola – Sindaco Sant’Andrea di Conza, Regina Milo – Anci Campania Giovani, Giuseppe Silvestri – Presidente Unpli – Avellino, Erminio Petecca – Presidente Ordine Architetti P.P. e C. di Avellino.In largo Abbruzzese, ore 20.00, la percezione dello spazio pubblico, le aspettative comunitarie ed il pragmatismo amministrativo.Interviene Carlo Preziosi – antropologo.

Alle ore 23,0, da Piazza Umberto I.Il teatro dei passi perduti.Camminando viaggia lo sguardo dell’attenzione. A cura di: CLAN H” compagnia teatrale. Regia: Lucio Mazza. Attori: Salvatore Mazza, Andrea De Ruggiero, Santa Capriolo, Laura Tropeano, Pasquale Migliaccio, Felice Cataldo, Umberto Branchi, MariaPia Di Padova, Antonia Guerra, Luca Picariello e Federica Avagnano.

Leggi il resto del programma su www.festivaldipaesaggio.wordpress.com