ATO. Il Presidente Valentino Tropeano ed i consiglieri dell’Ente esprimono piena fiducia nell’operato dei Giudici del Tar di Salerno nell’ambito del ricorso promosso dal sindaco di Cassano Irpino

ATO. Il Presidente Valentino Tropeano ed i consiglieri dell’Ente esprimono piena fiducia nell’operato dei Giudici del Tar di Salerno nell’ambito del ricorso promosso dal sindaco di Cassano Irpino

Dopo il Decreto di accoglimento della richiesta di sospensiva da parte del Giudice delegato Raffaele Esposito, i magistrati della Prima Sezione del Tar di Salerno hanno confermato l’accoglimento della domanda cautelare nell’ambito del ricorso promosso dal sindaco di Cassano Irpino Salvatore Vecchia nei confronti dei vertici dell’Ato di Avellino per ottenere l’annullamento della delibera 20 del 17 dicembre 2019 del Consiglio d’ambito avente ad oggetto “Legge Regione Campania n. 14 del 26.05.2016 Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia rifiuti – Approvazione integrazioni e modifiche allo Statuto dell’Ambito Territoriale Ottimale Avellino” e le conseguenti variazioni dello Statuto dell’Ente. Il collegio giudicante ha “ritenuto che il ricorso, ad un sommario esame, appare favorevolmente valutabile ai fini cautelari, in quanto la comparazione dei contrapposti interessi e la considerazione degli effetti dei provvedimenti impugnati sulla sfera delle parti suggeriscono di pervenire alla decisione delle questioni sollevate re adhuc integra”. Il Presidente Valentino Tropeano ed i consiglieri dell’Ente esprimono piena fiducia nell’operato dei Giudici del Tar di Salerno e attendono, con grande fiducia, l’esito della discussione nel merito, fissata per il prossimo 2 dicembre. “Solo in quella occasione – evidenziano – sarà possibile fare piena luce su una vicenda che è stata presentata in maniera distorta per quanto concerne i numeri”. A riguardo, il presidente Tropeano si conferma molto sereno. “La nostra operazione – spiega – è avvenuta alla piena luce del sole ed è stata esclusivamente dettata dalla necessità di un adeguamento alle normative in vigore. Attendiamo la discussione nel merito, nel corso della quale illustreremo la reale portata dell’intera operazione pur ribadendo che, finora, il sottoscritto ed i consiglieri non hanno percepito alcuna indennità o gettoni di presenza nonostante il grande lavoro profuso nella fase di avvio dell’ente”.