Autonomia: Conferenza presidenti dei Consigli regionali presenta ricerca Censis su regionalismo differenziato. Con Rosetta D’Amelio, Ettore Cinque, Adriano Giannola e Giuseppe De Rita

Autonomia: Conferenza presidenti dei Consigli regionali presenta ricerca Censis su regionalismo differenziato. Con Rosetta DAmelio, Ettore Cinque, Adriano Giannola e Giuseppe De Rita

Domani 21 febbraio, dalle ore 15 a Napoli (Gran hotel Santa Lucia, Sala Capri), la Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, in qualità di Coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, presenterà una ricerca del Censis sul regionalismo e sul ruolo dei Consigli regionali alla luce dei cambiamenti intervenuti con l’introduzione del federalismo. La ricerca é stata commissionata dalla Conferenza dei Consigli regionali ed é di stretta attualità per il dibattito che si sta sviluppando in questi giorni tra le Regioni e il Governo nazionale sulle richieste di autonomia.
Hanno confermato la presenza a Napoli i presidenti dei Consigli regionali d’Italia e sarà dunque l’occasione per discutere del regionalismo differenziato, delle sue ricadute per lo sviluppo del Mezzogiorno e della richiesta di autonomia avanzata da molte Regioni, tra cui la stessa Campania.
La presidente D’Amelio introdurrà i lavori. Marco Baldi, Area Economia e Territorio del CENSIS, presenterà la ricerca: “IL RUOLO DELLA DIMENSIONE REGIONALE NELLA EVOLUZIONE DEL MOSAICO TERRITORIALE ITALIANO – una nuova constituency per il prossimo ciclo politico-istituzionale”.
Interverranno l’assessore al Bilancio della Regione Campania, Ettore Cinque, il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, il docente della facoltà di Architettura della Federico II, prof. Mario Losasso, che illustrerà, quale esempio di lavoro per sostenere lo sviluppo delle aree interne, il master sulla ricostruzione dei piccoli paesi promosso dal Consiglio regionale e dal Forum dei giovani, e il presidente del Censis, Giuseppe De Rita. Modera i lavori il direttore de “Il Mattino”, Federico Monga.