Avella. Convento dei Frati Minori. Per gli affreschi del portico della Chiesa dell’Annunziata, ecco il progetto di Alfart

Avella. Convento dei Frati Minori. Per gli affreschi del portico della Chiesa dell’Annunziata, ecco il progetto di Alfart

La Pro Loco Abella apre la pubblica sottoscrizione per la raccolta dei fondi

di Gianni Amodeo

Una criticità che viene da lontano, con preoccupanti ed eloquenti segnali d’allarme dati a dicembre sullo stato di precarietà e avanzato degrado con l’ormai serio rischio di irreversibilità a cui sono esposti gli affreschi, a tema francescano, che illustrano la volta del portico della Chiesa della Santissima Annunziata, annessa in un imponente corpo di architettura sacra al Convento dei Frati Minori, nel cuore del centro antico della città; segnali coincisi con il distacco di una serie di significativi frammenti d’intonaci, sottostanti gli affreschi, e raccolti dai fedeli e dai volontari della Pro Loco Abella e del Gruppo archeologico “Amedeo Maiuri”, per affidarli in custodia al parroco don Giuseppe Parisi per le incombenze del caso.

E fin dall’immediatezza dell’episodio è scattata la mobilitazione della stessa Pro Loco, presieduta dalla dottoressa Ornella Abate, medico attivo nei servizi di medicina di base territoriale, per sensibilizzare l’opinione pubblica, la cittadinanza e le comunità locali verso l’importanza dei beni culturali e le ragioni della loro generale tutela e valorizzazione, quale tributo alla conoscenza della storia del territorio e dei suoi simboli identificativi di valenza architettonica e artistica, nello stesso tempo. Un proficuo impegno, connotato dal lancio del programma, il cui logo recita “ Salviamo il patrimonio religioso di Avella Città d’Arte, salviamo il Convento”, con l’appello diretto ai cittadini, alle associazioni e agli Enti e la contestuale apertura della sottoscrizione pubblica per la raccolta delle donazioni economiche necessarie alla messa in sicurezza dello stato della volta del portico con il correlato intervento di restauro degli affreschi che raccontano aspetti salienti della predicazione del Santo d’Assisi.

 Un obiettivo, per il quale la Pro Loco s’è rapportata con reciproco spirito collaborativo sia con la dott.ssa Antonia Solpietro, responsabile dell’Ufficio della Curia diocesana di Nola per i beni artistici e culturali del territorio, sia con la dott.ssa Rosa Carafa, dirigente della Soprintendenza del Mibact per le provincie di Salerno e Avellino, per acquisirne i necessari supporti consultivi e di competenza tecnico-amministrativa. Un percorso, a cui la Pro Loco  ha connesso l’affidamento l’incarico di progettazione degli interventi contemplati dall’appello, ad Alfart,   rinomata e importante azienda – di cui è titolare la dott.ssa Maria Foglia– attiva nel recupero e nel restauro delle opere d’arte, con la laboratorio specialistico in via Mario De Sena, a Nola.

Il prospetto della progettazione realizzato da Alfart è stato consegnato qualche giorno fa alla presidente della Pro Loco Abella, la dott.ssa Ornella Abate, per lavori che comporteranno un impegno di spesa pari a sedici mila e cinquecento  euro,  importo ben sostenibile e da fronteggiare con la sottoscrizione pubblica per la realizzazione, una volta acquisti dai competenti Enti e organi pubblici i permessi e i titoli autorizzativi all’attivazione del cantiere. E se la sottoscrizione, com’è probabile, supererà il tetto di spesa previsto per l’intervento sulla volta per gli affreschi del portico, le risorse economiche residue saranno devolute all’attuazione di un altro progetto di carattere conservativo di altre opere artistiche presenti nella stessa Chiesa. In questa direzione reso pubblico il codice IbanIT33WO542475680000001002537, di cui è intestataria l’ Associazione turistica Pro Loco Abella per le offerte da far pervenire con bonifico  oppure da consegnare  “in contanti, rispettando le normative antiCovid”, per le quali saranno rilasciate fattura e ricevuta. “Durante tutte le fasi di raccolta dei fondi e degli interventi- si sottolinea nel programma di sottoscrizione- saranno pubblicati a mezzo stampa e sui social tutti i documenti che certificano lo stato dei lavori e la rendicontazione provvisoria e finale; sarà pubblicata la lista dei benefattori”.

 In realtà, quello degli affreschi da restaurare, si presenta come il primo e rilevante tassello dell’operazione intrapresa dalla Pro Loco Abella, che, come si legge nella seconda parte del logo del programma di sottoscrizione lanciato- Salviamo il Convento-, sollecita e stimola anche l’apertura della prospettiva  non più differibile, mirata sulla salvaguardia e valorizzazione proprio del  Convento che fa tutt’uno con la Chiesa della Santissima Annunziata. Un complesso monumentale, sostanzialmente dismesso, con spazi, celle, ambienti, ambulacri, corte e chiostro, ancorché interessati da rilevanti lavori di recupero dopo i sismi del 23 novembre dell’80 e del 14 febbraio dell’81; un contesto  non più vissuto nella quotidianità, privo di animazione, condividendo, per dir così, il comune destino che appartiene ormai alla gran parte  del patrimonio architettonico e degli edifici di culto della Chiesa e degli Ordini monastici, in Italia come in Europa.

 Ed è privo di senso sociale il perdurare della dismissione in atto da una ventina d’anni, rispetto a nuove funzioni strutturali e strutturate che, invece, il Convento certamente potrebbe assolvere nel segno della pubblica utilità diffusa, al di là delle pur encomiabili iniziative che periodicamente vi si svolgono, grazie al volontariato della storica Associazione scoutistica cittadina, senza tralasciare l’ospitalità” alla stessa Fiera dei libri e dei fumetti, la cui edizione d’autunno 2020 nella lodevole e inedita formula di antologia  è stato un bel successo di partecipazione, così come il recente  l’ “Omaggio a Gianni Rodari” con la partecipazione di ragazzi e ragazze delle Scuole elementari e medie della Campania. Il tutto in modalità web.

E’ la prospettiva, quella di Salviamo il Convento, da focalizzare al più presto possibile e che interpella attori istituzionali pubblici e, primo tra tutti, l’ Ordine dei Frati Minori della provincia di Benevento, che detiene i titoli di proprietà del seicentesco complesso architettonico.