AVELLA. Il vicesindaco Caruso replica alle accuse del dirigente scolastico Serpico

AVELLA. Il vicesindaco Caruso replica alle accuse del dirigente scolastico Serpico

Pubblichiamo di seguito la lettera del vicesindaco avellano, dott.ssa  Antonia Caruso, in risposta alle affermazioni rivoltegli dal dirigente scolastico del circolo di Baiano, prof. Vincenzo Serpico, durante la trasmissione televisiva andata in onda il 30 gennaio scorso su Rtg Telegolfo e su Bassa Irpinia. 

Di solito non rispondo alle provocazioni, ma quando si cade di stile così tanto credo sia il caso quantomeno di chiarire alcune inesattezze legate dal sentito dire o alla cattiva informazione e mancata documentazione.

Innanzitutto è buona norma giornalistica, allorquando si invita un amministratore di opposizione, invitare anche membri della maggioranza, per un semplice principio di pari opportunità.

Faccio riferimento all’intervista della vostro canale giornalistico del 30.01.2019, con ospiti il capogruppo di opposizione Avv. Cacace, e con la partecipazione del Preside Serpico e del Dott. Tulino, avente come argomento la disabilità.

Sull’argomento specifico è necessario un minimo di dietrologia: nel 2016, è stata approvata dalla precedente amministrazione la delibera n.4 di C.C. avente come oggetto: “Approvazione del Regolamento della Consulta Comunale delle Disabilità”, e come deliberazione un Regolamento della Consulta Comunale delle Associazioni, errore rettificato con la successiva delibera n. 4 del C.C. del 11.05.2016 dove si approvava un Regolamento della Consulta Comunale delle Associazioni, aperta a tutte le associazioni avellane a scopo culturale e socio-assistenziale.

La Consulta è nata effettivamente in seguito all’insediamento della nostra Amministrazione nel dicembre 2016, con la costituzione dell’Albo Comunale delle Associazioni (aperto e rinnovabile annualmente da Gennaio a Marzo di ogni anno), dove tutte le Associazioni sono invitate a presentare al protocollo Atto Costitutivo e Statuto, tutti visionati dalla sottoscritta. Devo dire che, nonostante i tanti inviti, pubblici e non, non ho mai avuto il piacere di vedere l’Associazione del Preside Serpico entrare nel nostro Albo.

L’art.4 del Regolamento della Consulta cita: “Tutti i membri della Consulta si impegnano a promuovere ed inserire nella programmazione eventi ed attività a sostegno di persone diversamente abili…le attività programmate e le azioni utili saranno pianificate dalla Consulta e dall’Assessore alle politiche sociali”. C’è da dire che ci siamo impegnati come Amministrazione a creare un capitolo, seppur esiguo, con le nostre indennità a sostegno di progetti per le disabilità, somma spostata su altre opere per mancanza di iniziative progettuali da parte delle Associazioni di ramo, mai presentatesi in sede di Assemblea di Consulta. Inoltre io personalmente non ho mai avuto il piacere di interloquire in merito a proposte progettuali con il Preside Serpico, il quale mi ha contattata un’unica volta telefonicamente per problemi inerenti la scuola e per attivazione dei servizi sociali.

Avrei avuto piacere che mi fossero state fatte proposte su progetti di integrazione sociale e scolastica dei bambini con disabilità, e non parlo solo di superamento delle barriere architettoniche, mi riferisco ai problemi di socializzazione tra i bambini cosiddetti “autistici e/o disabili” e gli altri bambini.

Mi rendo conto, e mi dispiace dirlo, che il tutto sia scaturito da problemi di comunicazione.

 Io sono abituata a parlare col diretto interessato qualora ci fosse un problema, mi rendo disponibile con tutti e nel limite delle mie possibilità cerco di pormi la questione e a trovarne la soluzione.

Mi dispiace che una persona di cultura e di alto grado di responsabilità in ambito didattico e formativo come il Preside Serpico, in una trasmissione in assenza della sottoscritta, debba etichettarmi in malo modo e con presunzione cadendo completamente di stile: tengo a precisare che con le persone sofferenti io trascorro gran parte delle mie giornate e parti delle mie notti, sia ad Avella che altrove, e i miei luoghi di lavoro non sono i boschi, ma gli ospedali, i miei contatti non sono con le farfalle, ma con pazienti, con la sofferenza e con le malattie.

Pertanto non si accettano lezioni di sensibilità da chi in politica e in associazionismo fino ad oggi non ha fatto alcuna proposta, ma solo chiacchiere.

Io alle chiacchiere rispondo con i fatti. La materia è così “sensibile” e delicata che ogni forma di pubblicità è decisamente inopportuna e in separata sede posso anche darne cognizione.

Infine, invito nuovamente e pubblicamente il Preside Serpico a registrarsi nel nostro Albo associativo, così da poter presentare ufficialmente a me e alla Consulta le sue iniziative e le diverse proposte. Restiamo come sempre a disposizione.  (Dott.ssa Antonia Caruso – Vicesindaco del Comune di Avella)