AVELLINO. Reddito Minimo di Dignità l’Amministrazione aderisce alla Campagna dell’Associazione “Libera”

AVELLINO. Reddito Minimo di Dignità l’Amministrazione aderisce alla Campagna dell’Associazione “Libera”

Il Comune di Avellino aderisce alla campagna dell’Associazione “Libera” sul “Reddito di Dignità” con la quale si richiede l’istituzione del Reddito Minimo o Reddito di Cittadinanza. Alla luce di ciò, l’Amministrazione comunale, assume l’impegno di realizzare sul territorio azioni di promozione delle tematiche oggetto della campagna, quali la legalità, la lotta alla criminalità e la promozione della coesione sociale, coinvolgendo associazioni, comitati, sindacati e movimenti.

“Il Reddito Minimo di Cittadinanza – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Marco Cillo – è un supporto al reddito, garantisce una rete di sicurezza per coloro che non possono lavorare o accedere ad un lavoro in grado di garantire un reddito dignitoso o non possono accedere, per diverse ragioni, ai sistemi di sicurezza sociale. Garantisce uno standard minimo di vita per tutti coloro che non hanno adeguati strumenti di supporto economico”.

Malgrado molte risoluzioni europee incoraggino gli Stati membri (dunque anche l’Italia) a definire una soglia di Reddito Minimo o di Cittadinanza, ad oggi in Italia non vi è alcuna legge che garantisca una protezione economica per coloro che vivono al di sotto della cosiddetta soglia di povertà. La necessità di definire dunque una soglia economica, un beneficio di base, è urgente e le indicazioni europee sono già un’ottima bussola tanto per determinare la soglia di accesso quanto per regolare l’erogazione del Reddito Minimo.

II Reddito Minimo o di Cittadinanza è una garanzia economica destinata alla persona così da definire una soglia di reddito sotto la quale nessun individuo deve scendere. Non è più rinviabile una misura nazionale del Reddito Minimo per prevenire il rischio di impoverimento delle persone. La misura deve essere rivolta a coloro che già sono in una condizione di povertà economica, a coloro che in un dato momento della loro vita si trovano nella condizione di non poter lavorare o che hanno un reddito che non permette loro di vivere una vita dignitosa, o che hanno perso i benefici degli ammortizzatori sociali o che sono in ogni modo al di sotto di una certa soglia economica. È altrettanto urgente tenere in considerazione le conseguenze

sociali prodotte dalla crisi economica e come indicato dalla Risoluzione europea del 2010 “che anche in periodi di crisi, i regimi di Reddito Minimo, non andrebbero considerati un fattore di costo, bensì un elemento centrale della lotta alla crisi”. Il tema della garanzia di un Reddito Minimo o di Cittadinanza, negli ultimi decenni, ha visto un enorme consenso dal punto visto sociale e politico in Europa così come in Italia in quanto il sostegno economico garantirà un aumento della disponibilità di liquidità da parte delle classi meno abbienti.

“Altro aspetto assolutamente da non trascurare – spiega ancora l’Assessore Cillo – è che il Reddito Minimo o di Cittadinanza è anche uno strumento fondamentale di contrasto alle mafie, in una fase di grave crisi e di aumento della povertà e delle disuguaglianze sociali, perché toglie ossigeno a chi sfrutta il bisogno di lavoro trasformandolo in ricatto economico, per alimentare circuiti criminali che approfittano della povertà per fare dei posti di lavoro merce per il voto di scambio. E impone, al contrario, un diritto che rende le persone meno deboli anche di fronte a chi ne vuole sfruttare i bisogni e le fragilità”.