AVELLINO. Urbanistica, istituito l’albo per i commissari ad acta. Petracca: colmata una lacuna

AVELLINO. Urbanistica, istituito lalbo per i commissari ad acta. Petracca: colmata una lacuna

Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il decreto dirigenziale con cui si istituisce l’Albo regionale dei tecnici e degli avvocati idonei alla nomina di commissari ad acta per l’esercizio dei poteri sostitutivi regionali in materia di pianificazione comunale. E’ una misura che riguarda tutti i Comuni campani che non hanno ancora provveduto ad approvare ai sensi della normativa vigente il preliminare del piano urbanistico comunale o che non hanno adottato il Puc. Ne dà notizia il consigliere regionale Maurizio Petracca.

«Si tratta – commenta Maurizio Petracca – di un provvedimento che colma una lacuna perché istituisce l’albo per la nomina dei commissari ad acta, nomina necessaria laddove ci si trovi di fronte ad enti locali che ancora non abbiano completato gli iter sotto il profilo della pianificazione urbanistica».

Per iscriversi all’Albo, come da avviso pubblico approvato insieme al decreto, bisogna essere tecnici  e avvocati iscritti all’albo del relativo  Ordine  professionale  da  almeno  cinque  anni ed essere in possesso di comprovata qualificazione professionale ed esperienza, attestate da apposito curriculum e attinenti alla materia della pianificazione e della legislazione urbanistica.

I soggetti interessati devono trasmettere domanda di iscrizione, corredata da un curriculum che  attesti  l’esperienza  e  la  professionalità  nel  settore  della  pianificazione  e  della  legislazione  urbanistica,  alla  Regione  Campania esclusivamente  tramite Pec entro  il  termine  di  20 giorni dalla  data  di  pubblicazione sul Burc del decreto dirigenziale.

Il Commissario ad Acta, limitatamente al periodo dell’incarico, non deve assumere altri impegni di natura urbanistica nel Comune sostituito e non deve avere un interesse diretto sulla pianificazione del Comune in questione o comunque tale da pregiudicare l’imparzialità dell’attività da svolgere.