AVVOCATESSA IRPINA “INTERDETTA”: SI SPACCIAVA PER SORELLA CANTONE

AVVOCATESSA IRPINA “INTERDETTA”: SI SPACCIAVA PER SORELLA CANTONE

La Procura di Benevento ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale sannita la misura interdittiva dell’esercizio della professione a carico di un avvocato del Foro di Avellino, patrocinante anche presso gli uffici giudiziari di Benevento, a cui vengono contestati i reati di patrocinio infedele, truffa e falsi in danno di clienti. Si tratta di un’avvocatessa, 53enne, residente a Cervinara (Avellino), che il 15 marzo scorso venne arrestata dai carabinieri a Foggia, subito dopo aver ricevuto da una coppia di suoi clienti una busta contenente 14 mila euro in contanti. La professionista irpina, spacciandosi per la sorella di Raffaele Cantone, il magistrato a capo dell’Autorità nazionale anticorruzione, aveva assicurato l’intervento del “fratello” per impedire che un appartamento acquistato dalla coppia a Campobasso finisse all’asta a causa del fallimento dell’impresa costruttrice. La “mediazione” aveva appunto fruttato il compenso di 14 mila euro. La vicenda è venuta alla luce quando lo stesso magistrato, a cui erano giunte voci di persone che millantavano parentele, aveva presentato denuncia contro anonimi. La misura cautelare emessa dal Gip fa seguito ad una serie di denunce presentate alla Procura di Benevento da altre vittime della professionista.