BAIANESE. Ore 18,15, il mandamento trema. Non è il terremoto ma potenti fuochi pirotecnici sparati ad Avella

BAIANESE. Ore 18,15, il mandamento trema. Non è il terremoto ma potenti fuochi pirotecnici sparati ad Avella

I Fuochi d’artificio hanno un loro fascino quando sono colorati, hanno effetti speciali ma sono anche croce e delizia. C’è chi li odia visceralmente, reputandoli un retaggio di un passato che è ora di dimenticare e di mettere da parte e chi invece li osanna e li venera come una tradizione quasi sacra, da difendere e proteggere come parte fondamentale del proprio dna culturale. Ma quando i fuochi d’artificio spezzano in maniera a dir poco traumatica la tranquillità domestica c’è da chiedersi se il Santo omaggiato, in questo caso la Madonna delle Grazie di Avella, sia contenta che i propri fedeli vengano catapultati in un’atmosfera che è assimilabile ai più terrificanti scenari di guerra. E nello scrivere queste parole ci permettiamo di assicurarvi che non stiamo esagerando.

Durante i festeggiamenti per la festa in onore della Madonna delle Grazie di Avella, oggi lunedì 9 settembre 2019, intorno alle 18,15 in zona Madonna del Carmine sono stati fatti detonare alcuni fuochi a botta chiusa, quelli, per intenderci, che fanno un gran frastuono e provocano una notevole onda d’urto senza essere accompagnati dai giochi di colori tipici dell’arte pirotecnica. Circa 5 minuti di forti esplosioni. La botta chiusa, conosciuta anche come “colpo oscuro” o “colpo fulminante” è stata fatta esplodere fin troppo vicino alle abitazioni, senza tenere conto delle più elementari regole di buon senso. Il colpo fatto esplodere durante i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie ha fatto tremare muri, finestre e fondamenta, procurando spavento tra gli abitanti anche dei comuni vicini e il terrore nell’animo degli animali domestici. L’esplosione è stata talmente forte che l’onda d’urto ha provocato anche danni all’interno delle abitazioni.

L’esplosione in molte case ha fatto tremare le  cristalliere. Tante le lamentele e i messaggi di dissenso tra i cittadini. E non parliamo dei poveri animali con il cuore in gola: Siamo sicuri che i santi vogliono questo?