BAIANO. L’Eremita suor Maria Costanza chiarisce a Bassairpinia alcuni punti del suo addio.

BAIANO. LEremita suor Maria Costanza chiarisce a Bassairpinia alcuni punti del suo addio.

BAIANO. LEremita suor Maria Costanza chiarisce a Bassairpinia alcuni punti del suo addio.La sottoscritta Suor Maria Costanza Crisafulli, Eremita dell’Adorazione, con riferimento all’articolo giornalistico “Baiano. Sobrietà e discrezione nel saluto di suor Maria Costanza Crisafulli”, redatto da Gianni Amodeo e pubblicato su www.bassairpinia.it il 5.4.2019 al seguente link https://www.bassairpinia.it/attualita/baiano-sobrieta-e-discrezione-nel-saluto-di-suor-maria-costanza-crisafulli/, pur rispettando e dissociandosi dalle opinioni espresse dall’autore, chiede la rettifica del suo contenuto in quanto inesatto ed impreciso.

A tal proposito, è necessario chiarire che:

  1. la sottoscritta non appartiene ad un ordine denominato “suore dell’Adorazione” avente sede a Padova ma è la fondatrice dell’Ordine degli Eremiti dell’Adorazione la cui diocesi di riferimento è quella di Nola, come indicato nella relativa Regola;
  2. la sottoscritta al momento non vive a Padova ma in un luogo diverso;
  3. la sottoscritta ha lasciato l’Eremo di Baiano per motivazioni diverse da quelle indicate in tale articolo e che non ritiene di dover divulgare.

Dio Vi benedica.

L’Eremita dell’Adorazione – Suor Costanza

  1. Si prende atto dell’appartenenza di Suor Costanza all’Ordine degli Eremiti dell’Adorazione– di cui è fondatrice- incardinato nella Diocesi di Nola e non all’Ordine delle Suore dell’Adorazione, erroneamente indicato, e che, per quel che si comprende, non esiste.2) Il riferimento al soggiorno attuale di Suor Costanza a Padova è dovuto ad un’informazione fornita da persone dei locali ambienti parrocchiali; persone di lunga e affidabile amicizia a cui era stata fatta richiesta, conoscendone l’attendibilità. 3) Nel testo dell’articolo citato non c’è alcuna traccia delle motivazioni – attribuite, però, allo scrivente – che sono state alla base della decisione di Suor Costanza di lasciare l’Eremo di Gesù e Maria. E non ce n’è traccia- né poteva esserci- perché l’autore del testo non le conosce o immagina affatto; ne avrebbe potuto dare contezza soltanto se fossero state rese pubbliche. Il che non è avvenuto.

Di certo, per lo scrivente è di primaria importanza la piena riattivazione dell’ Eremo di Gesù e Maria, restituendolo alle iniziative, in virtù delle quali è rifiorito nella rappresentazione valoriale di Sito simbolico e patrimonio morale delle comunità del territorio. Valorizzazione di profilo sacro-religioso, con diretto e vantaggioso supporto sia per vivibilità ambientale che per la tutela dell’intero contesto naturalistico e paesaggistico dell’area collinare; valorizzazione favorita, in larga misura, dall’impegno profuso in tutti questi anni proprio da Suor Costanza e del quale, a più riprese, s’è dato il doveroso atto nell’articolo citato e in altri pubblicati in questi giorni.