Baiano. Viaggio nella Costituzione. Calamandrei e i pericoli dell’indifferentismo, Forum con Enza Luciano

Baiano. Viaggio nella Costituzione. Calamandrei e i pericoli dell’indifferentismo, Forum con Enza Luciano

Alla riscoperta di Pietro Calamandrei e della costruzione delle libertà democratiche nel segno dell’esercizio della cittadinanza attiva, superando l’indifferentismo”.

Baiano. Viaggio nella Costituzione. Calamandrei e i pericoli dell’indifferentismo, Forum con Enza LucianoE’ la tematica al centro del Forum, che rientra nell’agenda del Viaggio nella Costituzione promosso dal Circolo socio-culturale “L’Incontro” ed approdato alla sesta “stazione”, nel quadro delle iniziative per i settanta anni della “Carta” fondante dello Stato democratico e repubblicano. Ad animare il Forum- in programma venerdì 29 marzo alle ore 18,00 nei locali del sodalizio, in via Luigi Napolitano sarà Vincenza Luciano, avvocatessa penalista, ricercatrice nel Dipartimento di Scienze giuridiche dell’ Università di Salerno, autrice “135 chilogrammi di bignè, pane e merendine, libro che ha incontrato importanti riscontri editoriali e di critica, incentrato sulle problematiche che determinano la bulimia e sulle modalità di superarle.

Chiave ispiratrice del Forum, la ben argomentata e articolata conferenza, con cui Pietro Calamandrei, grande giurista e protagonista tra gli anni ’30 e ’40 delle lotte politiche di Giustizia e Libertà e del Partito d’Azione, inaugurò il 26 gennaio del 1955 nel Salone degli Affreschi della Società umanitaria il celebre ciclo di sette lezioni destinato agli studenti universitari e degli istituti scolastici superiori di Milano. Un ciclo di lezioni di particolare spessore e rilievo per la spiccata connotazione divulgativa delle istanze e dei principi costituzionali, con cui fu caratterizzata. E che nell’attualità conserva integre tutte le sue peculiarità, in ordine alle libertà democratiche e alla loro negazione che deriva dall’ indifferenza– l’indifferentismo come è definito da Calamandrei– verso la politica, evitando l’assunzione di condivise responsabilità civiche e sociali per la costruzione del bene comune, che è l’antitesi dei particolarismi e degli egoismi.