BASKET, SCANDONE AVELLINO. Maffezzoli: “Milano e’ la più forte ma sono concentrato su cio’ che noi dobbiamo produrre”.

BASKET, SCANDONE AVELLINO. Maffezzoli: Milano e la più forte ma sono concentrato su cio che noi dobbiamo produrre.

di Lucio Ianniciello

Ostacolo durissimo per la Scandone domenica sera, si va a Milano. La vittoria contro Torino, che ha interrotto una serie di sconfitte consecutive, ha ridato speranza. Così esordisce coach Maffezzoli: “E’ stata una settimana proficua, ogni allenamento deve essere approcciato con cura, ci vuole soprattutto energia”. Notizie su Silins: “Vi anticipo che oggi non ha sostenuto nessun allenamento, sta lavorando in sala fisioterapica, cercheremo di fare in modo che sia dei nostri”. Poi parla degli avversari: “Partita non semplice, ma sono più concentrato su quello che noi dobbiamo produrre. Dovremmo essere bravi qualora Milano ci desse un’occasione. Loro non stanno vivendo un momento brillantissimo. Sono usciti dalla Coppa ma sono lunghissimi. Ho aspettative sulla mia squadra. Milano e’ la più forte, chiaro che non e’ una partita alla pari”.

Maffezzoli spiega la sua idea di basket: “Stiamo lavorando per essere aggressivi, soprattutto a fine gara quando affiora la stanchezza. Ci sono margini, ho trovato grande disponibilità dal gruppo relativamente a richieste diverse. La prestazione offensiva  di sabato sera contro Torino e’ figlia di ciò che abbiamo offerto difensivamente. Mi piacciono le difese toste. Una difesa tosta permette un attacco qualitativo, collaborativo. Sto insistendo su questo fattore”. Ritorna sulla promozione da assistant coach a head coach: “Per me e’ una grande occasione, voglio godermelo e meritarmelo. Sono molto esigente con me stesso e di conseguenza con gli altri. I miei giocatori hanno bisogna di dimostrare qualcosa. Finire bene questo campionato significa garantire un miglior futuro a tutti. Ora ogni dettaglio ci può portare all’Inferno o in Paradiso. Speravo di vivere questa esperienza. La pressione e’ diversa, e’ diverso il rapporto con i giocatori. Ero curioso perché non ero stato mai stato coach. Devo dire che sto proprio bene. Capisco che lavorare sulle spaziature ad aprile non e’ normale ma ho trovato disponibilità. Il vantaggio e’ che conoscevo pregi e difetti del roster avendolo vissuto per 8 mesi. Spero di meritarmi la stima a fine stagione”.

La Scandone oltre al problema Silins, deve fare i conti anche con quello di Green: ” Tornerà il primo maggio, la speranza e’ di schierarlo contro Brindisi. Caleb e’ un ragazzo puro, sta soffrendo per questa situazione. Lo conosco avendolo già allenato. Lo aspettiamo, per noi e’ un giocatore importantissimo”. Lancia l’urlo di battaglia per Milano: “Dobbiamo essere dei lupi, un branco allargato a società, staff e tutti quelli che lavorano per la Scandone. Si deve raccogliere qualcosa di positivo ed essere consapevoli del senso di urgenza”.