BASKET, SCANDONE AVELLINO. Maffezzoli: “Per la prima volta non abbiamo la pressione dalla nostra parte, non andiamo a Milano a fare una scampagnata”.

BASKET, SCANDONE AVELLINO. Maffezzoli: Per la prima volta non abbiamo la pressione dalla nostra parte, non andiamo a Milano a fare una scampagnata.

di Lucio Ianniciello

Avellino e i play off, un obiettivo che sembrava saltato e invece la vittoria a Pistoia e le buone notizie dagli altri parquet hanno fatto si’ che ci fosse l’ottenimento dell’ultima piazza disponibile, l’ottava. Sabato si va a Milano per gara 1, Maffezzoli e’ piuttosto carico nonostante i problemi non manchino: “Lo spirito e’ nettamente migliore. Cambia poco, le criticità ci sono sempre, le affrontiamo col sorriso. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo ma non scontato per nostri demeriti. C’è grande concentrazione, ennesimo confronto post Pistoia. C’è voglia di dare un senso. Per la prima volta non siamo quelli che dobbiamo sentire la pressione. Milano e’ la favorita numero 1, e’ chiaro che non andiamo li’ a fare una scampagnata. Nessuno vuole uscire con un 3-0”. Prende spunto dall’ultima gara in Lombardia, buon atteggiamento ma terzo quarto che diede una vittoria sudata a Milano: “Duro’ 25′, non continuativi. Non possiamo pensare di partire 13-0 e regalare il terzo quarto. E’ importante la guardia alta. E’ un’occasione per i ragazzi, grande vetrina”.

Capitolo infortuni, appunto le problematiche che affliggono la Scandone: “Green sta facendo di tutto per esserci. Sarà una decisione dell’ultimo minuto. Gli esami strumentali per fortuna sono negativi. E’ un ragazzo puro, sta soffrendo per questa situazione. Young sara’ presente, Ndiaye e’ in via di risoluzione. Nichols e’ il dubbio, non l’ho rischiato a Pistoia dopo che la gara aveva preso la piega giusta. La caviglia gli da’ ancora noie, navighiamo a vista. La motivazione di chi parteciperà e’ alta”. Non lascia nulla al caso il coach, rimorsi non ne vuole avere: “Lavorerò sull’aspetto tecnico, affrontiamo una partita alla volta. Milano vorrà dare subito un segnale. Non e’ finita finche’ non e’ finita. Se non ci credo sullo 0-0 dovrei rivolgermi ad uno psicologo. Rispetto per tutti, paura per nessuno. Sono fiducioso. L’Olimpia dovrà comunque dimostrare di essere più forte. Starà a noi divertirci nel senso di dare il massimo per avere la coscienza pulita”.