BASKET, SCANDONE-LUISS ROMA. De Gennaro: “Si deve cambiare registro altrimenti le porte sono aperte, non vedo la squadra che ho allenato in settimana”.

BASKET, SCANDONE LUISS ROMA. De Gennaro: Si deve cambiare registro altrimenti le porte sono aperte, non vedo la squadra che ho allenato in settimana.

di Lucio Ianniciello

Coach De Gennaro non ha preso certo bene la quarta sconfitta consecutiva, 5 nelle prime 6: “Abbiamo fatto pochi punti, ad un certo punto crolliamo e ci disuniamo. Ho avuto buone risposte da gente come Iovinella, non dagli altri. Facciamo tutto bene in allenamento, finisce li’. Siamo giovani, c’è poco carattere. Tocca a me tirare su questi ragazzi, crediamo in loro nonostante tutto. Molliamo mentalmente, ci innervosiamo e facciamo male sia offensivamente che difensivamente. Molti non hanno mai giocato in B,  altri che sanno cosa e’ questa categoria devono fare da guida”. Troppo minutaggio per Marzaioli ed Erkmaa? “Ho provato a inserire Ventrone. Devo provare Hugo da guardia. Inoltre non c’era Bianco, oggi avevamo tre play”. Fari puntati sulla difesa: “Non hanno capito come si difende, parte tutto dalla testa e dal cuore. Sono ancora un po’ narcisi questi ragazzi, proveremo ad allenarli diversamente”.

I tifosi iniziano a spazientirsi, gli alibi stanno per finire: “Meritiamo i fischi, la pazienza e’ finita. Basta pacche sulle spalle. Il precampionato ormai e’ volato via. I tifosi si aspettano una reazione. Si deve cambiare registro altrimenti le porte sono aperte”. C’è difficoltà a scovare gli under: “Non ci sono di un certo livello. Quelli in A2 non li liberano, in B e C se li tengono. La società ha fatto già tantissimo, peraltro sforzi non dovuti come Erkmaa. Dobbiamo lavorare, e’ l’unica chiave”. Linea dura per il coach: “I giocatori non hanno nessun giorno di riposo, devono respirare sempre l’aria del parquet”. Non solo crolli nel finale per la Scandone ma anche partenze molli: “Già a Ruvo mi sono posto questo problema. Loro dicono che sono stanchi ma al momento della palla a due non è stanchezza, bensì paura. Devo capire cosa hanno. A un certo punto non mi ascoltano più. Non hanno seguito lo schema sulla lavagna che gli avevo dettato nel finale di gara. Sono ancora a livello di basket giovanile”. Continua: “Non tirano, si deresponsabilizzano dando la palla. Non vedo lo squadra che ho allenato in settimana”. Ipotesi amichevoli, al momento non disputate: “Ho preferito fare allenamento, alle amichevoli ci penserò. Abbiamo l’infermeria piena, problemi per Bianco, Pappalardo. Non volevo caricare eccessivamente”.