Calcio, Avellino-Potenza. Capuano: “Il Potenza non è esistito nei primi 30′ ma noi siamo deboli mentalmente e abbiamo fatto orrori”.

Calcio, Avellino Potenza. Capuano: Il Potenza non è esistito nei primi 30 ma noi siamo deboli mentalmente e abbiamo fatto orrori.

di Lucio Ianniciello

Una sconfitta che brucia in casa Avellino, primo tempo giocato bene fino al 30′ e poi un quarto d’ora bestiale che ha compromesso tutto. Come buttarsi via, Capuano dice: “Situazione difficile in difesa, Illanes ha fatto fatica, Morero rientrava, Laezza si è fatto male ieri. Per mezz’ora però li abbiamo chiusi. Si sa, chi vince ha sempre ragione. C’era anche un rigore su Charpentier. Ho cercato di cambiare tutto l’assetto nella ripresa. E’ stato il più bell’Avellino nei primi 30′. Il Potenza non era mai venuto su, poi sono stati bravi, hanno giocatori d’esperienza”. Il piatto piange: “Ho voluto l’Avellino, sapevo che sarebbe stata un’impresa. Abbiamo affrontato le 5 squadre più forti, abbiamo ricavato 4 punti oltre ad un passaggio del turno in Coppa Italia. Dobbiamo andare avanti, non cerco nessun alibi e ci prendiamo i fischi. Da parte loro anche due salvataggi sulla linea, un grossissimo Avellino nella prima parte”. Analizza ancora, cambi, gol subiti ed altro: “Ho tolto Illanes, un disastro sul centro sinistra ma per mancanza di elementi di ruolo. Karic quando e’ entrato ha attaccato come se giocassimo ancora col 3-5-2. Sono deluso più che arrabbiato, ripeto che fino al 30′ il Potenza non è esistito. Sul gol subito c’è stata un’incapacità di gestione con palla in uscita. Bisogna lavorare, a gennaio abbiamo bisogno di giocatori”.

Non nasconde gli errori dei singoli: “Ci sono stati, siamo deboli mentalmente. Il Potenza ha fatto un tiro in porta, due gol. Sull’occasione di Murano ci sono state le comiche, l’abbiamo regalata noi e non l’ha costruita il Potenza”. Non si sbottona su Meola che si allena con i lupi ma non e’ giunto ancora il tesseramento: “Bisogna parlare con Di Somma, lui fa il mercato, ci sarebbe bisogno di una diversificazione a Celjak su quella fascia”. Tra i pali della porta irpina e’ come sfogliare la margherita: “In ogni squadra c’e’ un primo e un secondo. Tonti e Abibi si equivalgono. Non butto la la croce addosso a nessuno, faccio delle scelte”. Come vede il cammino dei lupi: “Difficile mantenere la categoria. Il percorso e’ lungo e tortuoso. I numeri sono inconfutabili, le difficoltà ci sono. La squadra e’ in crescita costante ma le deficienze sono note”. Conclude: “L’Avellino se l’è giocata con tutti, chiaro che oggi non abbiamo fatto errori ma orrori”.