Calcio, Avellino-Rieti. Capuano: “Li abbiamo attaccati come cannibali, se retrocedo qui ho smesso di fare l’allenatore”.

Calcio, Avellino Rieti. Capuano: Li abbiamo attaccati come cannibali, se retrocedo qui ho smesso di fare lallenatore.

di Lucio Ianniciello

L’Avellino coglie un’importante vittoria contro il Rieti, ci voleva come il pane dopo 4 ko di fila e si lega al treno delle squadre a quota 17 in classifica. Capuano dice: “Partita importante contro una grossa squadra, è resuscitata quando sembrava morta. Sul loro gol c’è stata un po’ di paura dopo le 4 sconfitte. Li abbiamo attaccati come cannibali, poi ho cambiato il sistema di gioco mettendo Micovschi sottopunta. Chiaro che il cammino è lunghissimo. Non era facile dopo le voci in settimana. Ho mantenuto la calma e il risultato è arrivato”. Fa dei paralleli con alcuni match e segna le differenze con altri: “Oggi partenza simile alla partita contro il Potenza, col gol è arrivato l’entusiasmo. Se in quell’occasione fosse arrivato il gol sarebbe finita uguale. A Caserta l’approccio è stato diverso ma abbiamo creato 5-6 palle gol. Li’ non ci siamo comportati da cannibali, non come piace a me. Queste invece sono le squadre di Capuano”. Il tecnico poi si lascia andare: “Sono una tigre che più sanguina e più diventa forte. Questa squadra ha giocato con le 5 squadre top, ha superato un turno di Coppa Italia e mercoledì si giocherà i quarti. In settimana potevo cedere e invece mi carico. Le vittorie sono dei ragazzi e le sconfitte mie. La partita è come ti alleni. Il sabato prima di Caserta dissi che avremmo fatto una prestazione di m…..la partita è una guerra, l’allenamento una battaglia”.

Il secondo tempo contro il Rieti: “Abbiamo fatto bene, loro non ci hanno creato problemi. Ci siamo complicati un po’ la vita. Ho liberato giocatori dalla fase difendente e si sono espressi al meglio”. Sulla mancata convocazione di Diego Albadoro: “Non ho nulla da nascondere, ognuno svolge il suo ruolo. C’è chi da’ gli ordini e chi li deve eseguire. Albadoro ha disatteso a delle regole che erano state stabilite in comune accordo con la società. Le regole vanno rispettate”. La sostituzione di Karic ad inizio secondo tempo: “Deve giocare di squadra, è troppo istintivo ma ha potenzialità. L’ho tolto perché ho cambiato sistema di gioco inserendo Silvestri”. La società, le sue aspettative con l’Avellino, Di Somma: “Le parole del ds non le dimentico, mi ha ricordato Ciccio Troiano, ex Presidente della Cavese. Mi aspetto il passaggio del turno in Coppa Italia. Sto facendo il mio dovere senza nascondermi, senza alibi. Mi auguro un grande futuro per questa società, io posso dire che non ci ha fatto mancare niente. L’Avellino l’ho voluto per 21 anni, se retrocedo qui ho smesso di fare l’allenatore. E’ stata una settimana molto difficile ma abbiamo fatto bene”.

Mercoledì contro la Ternana gli ottavi di Coppa Italia al Partenio Lombardi, il clima è già rovente e risponde a Gallo che lo aveva pizzicato sulla vittoria dei lupi a Terni in campionato: “Gallo è un ottimo allenatore, ma chi vince spiega e chi perde sta zitto. Loro sono fortissimi, ballano 11 milioni di differenza”. Ultime battute su quota salvezza e Charpentier che è dovuto uscire dal campo un po’ acciaccato nel secondo tempo, per lui sesto gol in maglia biancoverde: “Gabriel ha preso una botta alla testa, ma aveva un problema al costato. Nulla di preoccupante. La salvezza è sicura a 42, bisogna considerare che abbiamo 10 punti sul Rieti”.